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Le Dottorate: Monza bello dopo... il 7-brutto, Inzaghi batte Conte 63 a 56

Numeri, curiosità, protagonisti della 25esima giornata di Serie A

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Le Dottorate: Monza bello dopo... il 7-brutto, Inzaghi batte Conte 63 a 56 - foto 1
© Getty Images

C’era una volta, ed è tornato, il Monza ammazza-grandi. Lo scorso campionato la squadra di Palladino aveva fatto 6 punti su 6 contro la Juventus e ne aveva strappati 4 all’Inter. Soltanto il Milan, delle tre big tradizionali, l’aveva fatta franca con un enplein fatto dal 4-1 di San Siro e dall’1-0 dell’U-Power Stadion. In questo torneo per i brianzoli finora tris di sconfitte all’andata (2-0 contro l’Inter a San Siro, 1-2 con la Juve in casa e 3-0 a San Siro contro il Milan). E il ritorno si era aperto se possibile peggio con l’1-5 casalingo contro i nerazzurri. Ieri sera invece il Monza si è tolto lo sfizio di battere finalmente per la prima volta nella storia il Milan (nei precedenti di campionato, tra Serie A e B, 7 partite e 7 vittorie rossonere) interrompendo così la striscia positiva della squadra di Pioli arrivata a 7 successi e 2 pareggi.

PARAGONI – Lo scorso anno dopo 25 giornate il Napoli aveva 65 punti e 15 lunghezze di distacco proprio sull’Inter. Se la squadra di Inzaghi dovesse battere l’Atalanta nel recupero i punti sarebbero addirittura di più (66) anche se con uno scarto (sulla Juventus) inferiore, di 12 lunghezze. Tutto bene e tutto giusto i paragoni tra questa Inter e quella dello scorso campionato. Dopo le prime 24 partite i punti sono 63 contro 47; i gol segnati 59 contro 44; i gol incassati 12 contro 28; 15 volte Sommer ha tenuto la porta imbattuta contro le 8 della coppia Onana-Handanovic. Ma impressiona ancor di più il paragone tra questa stagione e quella dell’ultimo scudetto nerazzurro targato 2020-21. Allora la squadra di Conte dopo le prime 24 giornate aveva conquistato 56 punti (-7), segnate 58 reti (-1) e incassate 24 (il doppio delle 12 di oggi) con soli 9 clean sheet. Senza contare che in Champions League (come da tradizione “contiana”) l’Inter era arrivata quarta nel girone e prima di Natale era già fuori dunque anche dalla Europa League.

PROFUMO D’EUROPA – Fine agosto 2002, dei 16 giocatori schierati ieri all’Olimpico tre (i titolari Kristiansen e Fabbian e il subentrato Urbanski) non erano ancora nati. Il più vecchio, Skorupski, aveva appena 11 anni. Quella sera del 27 agosto di quasi 22 anni fa il Bologna giocava la sua ultima gara internazionale ufficiale. Perdendo a Londra 3-1 contro il Fulham si vedeva sbarrato, al terzo turno dell’Intertoto, l’accesso alla Coppa Uefa dopo che l’andata al Dallara era terminata sul 2-2. Se si vuole sognare in grande - e il quarto posto a pari merito con l’Atalanta (che però deve recuperare la sfida di San Siro con l’Inter) autorizza a farlo – bisogna andare addirittura alla stagione 1964-65 per l’ultima e unica comparsa del Bologna in Coppa dei Campioni: rocambolesca eliminazione al primo turno per mano dell’Anderlecht. Tre partite: andata in Belgio 1-0 Anderlecht, 2-1 Bologna al ritorno, “bella”sul neutro di Barcellona (all’epoca i gol in trasferta valevano quanto quelli in casa) e dopo 120 minuti sullo 0-0 è una monetina lanciata in aria dall’arbitro spagnolo Zariquiegui a sancire l’uscita dall’Europa dei campioni d’Italia. E chissà se il responsabile dell’area tecnica Giovanni Sartori - artefice con i soldi del presidente Joey Saputo e il lavoro sul campo e alla lavagna di Thiago Motta - avrà vaghi ricordi di quell’amara serata, lui che all’epoca era un bambino che aveva appena cominciato la seconda elementare.

IMBATTUTO – Sapete chi è l’unico allenatore imbattuto in questa Serie A? Davide Nicola, che con il suo Empoli ha raccolto 9 punti in 5 partite con questa striscia positiva: Empoli-Monza 3-0, Juventus-Empoli 1-1, Empoli-Genoa 0-0, Salernitana-Empoli 1-3, Empoli-Fiorentina 1-1. E dire che nelle precedenti 8 partite la squadra toscana aveva raccolto solo 3 punti… Quando il 50enne tecnico piemontese ha sostituito Andreazzoli (a sua volta subentrato a Paolo Zanetti) l’Empoli era penultimo a -5 dalla salvezza. Oggi è a +2 sulla coppia delle terzultime Sassuolo e Verona. Del resto Nicola, protagonista di una miracolosa salvezza con il Crotone nel 2017, da subentrato è una garanzia. Per lui un tris di imprese: 2020 con il Genoa, 2021 con il Torino e 2022 con la Salernitana.

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