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Samuel Mbangula è stato una delle poche note positive dell'ultima stagione della Juventus. L'esterno belga è stato una rivelazione nel periodo di Thiago Motta in cui ha racimolato la maggior parte delle sue 32 presenze, condite da 4 gol e 5 assist. Poi con Tudor lo spazio per Sam è sparito, spingendo il giocatore lontano da Torino. Ma i lampi di talento messi in mostra hanno convinto il Werdere Brema a investire 10 milioni di euro per portare il classe 2004 in Germania. L'ormai ex Juve ha parlato alla Gazzetta dello Sport dei retroscena di mercato legati al suo trasferimento:
"La Juventus e Torino mi mancano, ma ho già voltato pagina. Il calcio è così. La società mi fatto un discorso chiaro. Qui mi sento già uno della famiglia, l’ambientamento procede bene. In Germania ho trovato un calcio più libero e meno tattico rispetto alla Serie A e sono convinto che mi troverò a mio agio“. Poi il retroscena sul trasferimento in Inghilterra sfumato: “Il Nottingham durante il Mondiale aveva l’accordo con la Juventus, non con me. Alla fine è saltato tutto e sono contento di essere in Germania, un campionato che ha fatto decollare tanti giovani. Tornare in futuro in bianconero? Perché no….
Se sarei rimasto volentieri alla Juventus? Ovvio, ma il calcio è così. La società mi fatto un discorso chiaro: ‘Ci dispiace, ma dobbiamo fare cassa e siamo obbligati a venderti’. A prescindere, però, il dopo-Motta non è stato un periodo felice e il classe 2004 è finito ai margini del progetto. “Durante il Mondiale in America ho parlato con Tudor della questione. Ho fatto presente che, pur di giocare, sarei stato disposto ad agire come laterale, trequartista e anche come mediano nel suo 3-4-2-1. È stato schietto, mi ha detto che non rientravo nei piani. Non mi ‘vedeva’ proprio”.