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Juve, la simulazione di Allegri: la "speranziella" scudetto resta in realtà viva

La vetta è a sei punti, sette in caso di vittoria dell'Inter nel recupero col Bologna: a Torino non hanno alzato bandiera bianca

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© Getty Images

"Se avessimo vinto contro l'Inter...": ecco il mantra dei tifosi juventini di questi giorni che guardando la classifica vedono la vetta a soli sei punti (sette se ipotizziamo un'Inter vincente contro il Bologna nel recupero del 27 aprile) e sentono crescere il rammarico e la rabbia per una partita che reputano di aver perso immeritatamente. In realtà - giudizi di merito dei tifosi a parte ed evitando di far inutilmente conto su i se e i ma - è la realtà stessa che tiene viva la "speranziella" (scudetto) che Allegri ha invece definito tramontata - per mera scaramanzia - alla vigilia del match di Cagliari. Di "speranziella" si tratta, è vero, ma a questo punto non si può ancora tagliare fuori la Juve. Davanti hanno frenato (Inter a parte), il calendario presenta incognite per tutte le prime tre della classifica, quello bianconero non è da meno: un passo falso, anche il più piccolo, sarebbe esiziale ma la verità è che a Torino non hanno ancora realmente alzato bandiera bianca

Certo, l'obiettivo resta la qualificazione in Champions, per tutto il resto si tratterebbe di un'impresa epocale tenuto conto che davanti ai bianconeri ci sono tre squadre: per recuperare punti su tutte il tempo è effettivamente poco. Nelle prossime sei partite la Juve dovrà affrontare il Bologna (in casa), il Sassuolo (fuori casa), il Venezia (in casa), il Genoa (fuori casa), la Lazio (in casa) e la Fiorentina (fuori casa): coefficiente di difficoltà medio, insomma, con un finale abbastanza complicato. Ma la "speranziella", per quanto timida, oggi resta comunque viva.

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