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italia u21, nicolato: "dare continiità ai giovani"

Eppur si muove. Anzi, si muovono e giocano. In una Serie A nel pieno

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Eppur si muove. Anzi, si muovono e giocano. In una Serie A nel pieno della crisi economica nonche' energetica, la causa potrebbe diventare l'occasione per una nuova sfornata di talenti da portare fresca alla corte di Roberto Mancini in vista della 'rifondazione' che dovra' seguire la mancata qualificazione ai Mondiali. E il termometro della linea verde azzurra ce l'ha senz'altro il ct dell'Under 21 Paolo Nicolato, che in vista dei primi test della nuova stagione, in programma a Pescara il 22 settembre contro l'Inghilterra e a Castel di Sangro il 26 contro il Giappone, ha fatto il punto e ha ammesso: "Complice qualche problematica interna alle societa', sicuramente qualcuno in piu' gioca, tra l'altro giocheremo contro una nazionale, l'Inghilterra, abituata a farli giocare tanto in Premier. Non puo' che farci piacere, pero' quel che conta e' la continuita'. Non possiamo accontentarci di 5-6 presenze, dipende anche dai ragazzi, che non devono accontentarsi". Gli Europei di Romania e Georgia sono "un evento ancora lontano", ma intanto l'Italia dei giovani, quell'Under 21 che dovrebbe fungere fin dai tempi di Antonio Conte come il bacino di rinforzo alla Nazionale maggiore, riparte da due test di altissimo livello: "La 'ripartenza' non deve essere legata per forza ai giovani. Il giovane deve giocare se e' bravo e merita. Il problema dell'eta' e' un problema relativo. Dobbiamo creare una continuita' e un ricambio genalizzato. Il problema e' di qualita'", ha proseguito Nicolato. Intanto, ragazzi come Scalvini (autore del gol vittoria dell'Atalanta ieri all'Olimpico contro la Roma), Udogie, Miretti, stanno riuscendo a trovare spazio da protagonisti in un campionato cronicamente per 'vecchi'. E gli impegni con l'Under 21 possono essere una vetrina in piu', specie per chi con i club non gioca su palcoscenici internazionali: "Ho chiesto io di trovare test con squadre che ci mettano in grande difficolta', perche' solo da li' possiamo avere indicazioni. Veniamo da un ciclo in cui non abbiamo perso una volta, ma abbiamo bisogno di giocare contro i migliori. Spero che i miei non interpretino queste sfide come amichevoli. Se vogliamo crescere non possiamo farlo solo con il percorso fatto finora. Inghilterra, ma anche Giappone, sono squadre molto forti, vanno nella direzione di questa logica". La speranza, infine, e' quella che nel giro di questa stagione, possano uscire fuori anche giovani azzurrabili in ruoli in cui in questo momento c'e' penuria: "Una delle difficolta' in questo momento, non solo mia - conclude il ct degli Azzurrini - trovare giocatori di fascia offensivi. In questo momento ne abbiamo molto pochi, per non dire nessuno". Necessita' fa virtu', per questo in ben 6 occasioni su 10, Nicolato ha dovuto sopperire a tali assenze con un 4-3-3: "Le scelte le facciamo in base alla nazionale A che ha la priorita'. A cascata facciamo le nostre, ha funzionato prima, sta funzionando adesso". La speranza e' che continui a funzionare, perche' la 'ripartenza' passa anche dall'Under 21.

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