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Inter, Sanchez freme: Inzaghi punta a riaverlo per l'esordio in Champions col Real

Il cileno sta recuperando dall'infortunio al polpaccio: difficile il suo rientro già con la Sampdoria

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Come sta Alexis Sanchez? Quando lo rivedremo in campo? Diciamo innanzitutto che le ultime dichiarazioni dell'attaccante nerazzurro risalgono alla scorsa notte, un messaggio di incoraggiamento al suo Cile impegnato (e sconfitto) nelle qualificazioni mondiali contro il Brasile, match da lui saltato per la mancata convocazione dovuta all'infortunio al polpaccio destro che gli ha sinora impedito di allenarsi in gruppo anche con la nuova Inter di Simone Inzaghi. E proprio questo è l'interrogativo: dopo il consulto medico di agosto a Barcellona, come procede il recupero? L'inserimento nella lista Champions dei nerazzurri, consegnata ufficialmente ieri alla Uefa, ha smentito le più pessimistiche previsioni, in linea con quanto d'altra parte già filtrava da giorni da Appiano Gentile. La cautela è massima, Sanchez per ora continua a seguire un lavoro personalizzato, ma c'è la possibilità (speranza) che già per la ripresa del campionato possa riaggregarsi al gruppo. 

Se non dovesse farcela (probabile) per la trasferta di Marassi contro la Sampdoria (destinato comunque alla panchina), l'obiettivo diventerebbe l'esordio in Champions del 15 settembre contro il Real Madrid a San Siro. Nessuno intende forzare o anticipare i tempi, neppure a fronte del rientro tardivo degli argentini (Correa e Lautaro) dal Sudamerica che rischia di consegnare a Inzaghi due giocatori chiaramente provati dal viaggio intercontinentale a ridosso della ripresa del campionato. D'altra parte la fragilità conclamata del cileno impone per forza di cose cautela: nessuno ad Appiano mette in dubbio quanto prezioso possa essere il suo apporto (anche la stagione passata Sanchez ha dimostrato, quando è stato bene, di essere un giocatore ancora determinante) ma proprio per questo è inutile correre rischi. Al di là delle indicazioni dello staff medico nerazzurro, saranno comunque decisive le indicazioni che arriveranno dal giocatore stesso, il primo a dover dare indicazioni (come disse chiaramente la stagione scorsa Antonio Conte) sulle proprie condizioni.

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