Inter, Lukaku uomo dei gol record: "Scudetto? Oggi un segnale alle altre"

Il belga, in gol dopo 32 secondi, sempre decisivo: "Partite così fanno capire chi siamo"

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Contro il Benevento aveva impiegato 28 secondi per andare in gol, oggi contro il Genoa Romelu Lukaku ce ne ha messi solo 4 di più. A suggellare poi l'ennesima partita straordinaria l'assist per Darmian e la conclusione ribattuta da cui è poi scaturita la terza rete nerazzurra, quella di Sanchez. Il belga (18 centri in campionato) è il trascinatore dell'Inter, in campo e fuori, leader totale, uomo immagine dell'idea di calcio che ha in testa Antonio Conte. Un binomio, quello tra attaccante e allenatore, che sta trascinando la squadra verso un traguardo importante: "Stiamo crescendo - ha dichiarato Lukaku - siamo primi ed è abbiamo buone sensazioni. Non dobbiamo mollare. L'anno scorso abbiamo perso partite come queste". 

"Sono contento per la vittoria" ha proseguito il belga. "Adesso dobbiamo pensare al Parma. Scudetto? Queste partite per noi sono un'opportunità per dare un segnale alle altre e far capire che ci siamo. Il campionato è ancora lungo. Non dobbiamo guardare troppo avanti ma partita dopo partita. Oggi per noi era un vero test per capire dove siamo. Dopo due vittorie una partita come questa si poteva perdere. Abbiamo fatto una bella partita, tre gol e non ne abbiamo presi". A sostegno di questo atteggiamento un convinzione inculcata in primis da Conte alla squadra: "La mia mentalità è quella di migliorare sempre. Ma non è solo la mia. Tanti calciatori stanno crescendo, come Barella, Bastoni, Skriniar, De Vrij. Siamo tutti giovani e abbiamo margini di miglioramento. Lo sappiamo e lavoriamo ogni giorno per vincere queste partite. Classifica marcatori? Io penso a vincere. Io sono in un buon momento ma la cosa più importante è l'Inter e che vince. Noi lavoriamo per questo club e sono veramente contento di essere qui".

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