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Inter-Juventus: una sfida infinita che ha fatto la storia del calcio italiano

Anche solo facendo riferimento alle partite di campionato giocate a San Siro, l'intreccio di storie, campioni e polemiche è destinato a essere ricordato per sempre

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Gianni Brera lo aveva definito "il derby d'Italia" e se il termine di valutazione è la rivalità tra le due squadre, non si può negare che sia una suggestione azzeccata. Anche solo limitandosi alle sfide giocate a San Siro, come la prossima, Inter-Juventus si porta dietro una serie di ricordi, suggestioni, fuoriclasse, partite clamorose che solo un libro di grandi dimensioni potrebbe contenere il racconto dettagliato delle più significative. 

Restringiamo il campo a quando esiste il girone unico (che poi sarebbe la Serie A come la conosciamo oggi). Nel 1933, in pieno "quinquiennio juventino" (1930-35), i nerazzurri superano i bianconeri con uno spettacolare 3-2 all'Arena di Milano, con firme illustri come quelle di Meazza e Levratto. Due anni dopo, nel 1935, l'Inter sancisce la vera fine del dominio della Juventus con un secco 4-0, con tripletta del solito Meazza, anche se alla fine della stagione lo scudetto andrà al Bologna. La stessa storia si ripete dopo altri tre anni con un più rotondo 5-0 ma con il titolo ancora in Emilia.

I bianconeri hanno modo di rifarsi dopo la guerra. Nel 1950 un 2-4 a San Siro, con la doppietta di John Hansen e i gol di Praest e Muccinelli, sarà il prologo di uno scudetto di nuovo sul petto della Juve. Nelle stagioni '52-'53 e '53-'54, il titolo prende la strada della Milano nerazzurra che ha un allenatore, Foni, propenso all'utilizzo del catenaccio, sistema difensivo avversato da buona parte della stampa nazionale. Sistema che però non impedisce all'Inter di vincere 6-0 sui rivali torinesi nel 1954. Nel 1960 un secco 0-3 siglato dalla doppietta di Sivori e dalla rete di Boniperti, fa tornare il sorriso alla Juve che, a fine stagione, si cucirà di nuovo il tricolore sul petto. 

Poi inizia l'epopea di Herrera degli anni '60 e quella bianconera dei '70, in cui gli ospiti tornano con il bottino grosso da Milano in più di un'occasione. L'8 maggio 1977, per esempio, è una partita chiave per il titolo vinto sul Torino con il record di punti e sul filo di lana (finisce 0-2 per la squadra allora allenata da Trapattoni). Poi arriva, per la Juve, la maledizione dell'11 novembre. In due occasioni, nel 1979 e nel 1984, perde a San Siro con lo stesso risultato: un 4-0 con protagonisti Altobelli, la prima volta, e Rummenigge cinque anni dopo. Campioni assoluti come Platini e Baggio, primattori in due vittorie bianconere a Milano nelle stagioni '83-'84 e '91-'92

Poi si arriva al famoso '97-'98 (quello del fallo di Juliano su Ronaldo). All'andata proprio una giocata super del Fenomeno permette a Djorkaeff di dare all'Inter i tre punti a San Siro. In un altro anno polemico, il 2002 (quello del 5 maggio), le due rivali di sempre si giocano lo scudetto. La partita del "Meazza" finisce 2-2 con la Juve avanti fino al recupero, prima di un'invenzione straordinaria di Seedorf che indovina un tiro da distanza siderale che batte Buffon. Nel 2006, in una partita vinta dagli ospiti, spicca la punizione di Del Piero (festeggiata con la famosa linguaccia). Impresa inutile visto che quello scudetto sarà revocato per Calciopoli.

E proprio da quella vicenda una sana rivalità si incattivisce. Dopo l'anno in B, la Juve si toglie la soddisfazione di vincere a San Siro nel marzo 2008 in pieno dominio nazionale, e due anni dopo anche internazionale, dei nerazzurri dell'epopea Mancini-Mourinho. Quella bianconera prende il via dalla stagione 2011-12, con l'arrivo di Conte in panchina, e uno dei momenti in cui si intuisce che la nuova Juventus può tornare a vincere è l'1-2 di San Siro di fine ottobre 2011, firmato Vucinic e Marchisio. Da allora inizia l'epopea nazionale dei 9 scudetti di fila di cui uno conquistato, nel 2018, grazie al 2-3 di San Siro quando, nei minuti finali, l'autorete di Skriniar e il gol di Higuain permettono ad Allegri di tenere a distanza il Napoli di Sarri.

E, a proposito di quest'ultimo, l'ultima sfida di San Siro in ordine di tempo è datata 6 ottobre 2019: una delle poche prestazioni da ricordare della Juve di Sarri (1-2 firmato Dybala e Higuain). 

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