TORNA IL CAMPIONATO

Inter e Napoli, voglia di riscatto: Inzaghi e Garcia "costretti" a ripartire 

I nerazzurri, sorpassati dal Milan in classifica, a Torino per riprendersi la vetta almeno per una sera. Gli azzurri, reduci dal ko contro la Fiorentina, non possono più perdere terreno

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Si dovrebbe pensare già alla Champions, perché martedì arrivano partite che peseranno già moltissimo in chiave qualificazione (Salisburgo e Union Berlino), invece tocca mettere la testa sul campionato e farlo seriamente, perché per Inter e Napoli, sia pure in maniera differente, le ultime due sono state settimane lunghissime. Inzaghi a Torino contro i granata e Garcia a Verona contro l'Hellas si giocano un piccolo, ma significativo pezzo di stagione. Certo, siamo ancora all'inizio, ma entrambi hanno la necessità assoluta di uscire da questo sabato di campionato con tre punti in tasca in attesa di vedere come andrà a finire, domenica sera, il big match tra Milan e Juventus

Niente turnover o quasi, quindi, e ci mancherebbe. L'Inter, fresca di pareggio con rimonta subita annessa contro il Bologna, si è ritrovato dal +3 sul Milan del post derby al -2 dell'ultimo giro di ruota. Una sensazione per nulla piacevole per quella che, da tutti, è considerata la favorita numero uno per lo scudetto. Aggiungiamo: in Champions l'Inter va che è un piacere e il -2 sposta il minimo sindacale nel testa a testa contro i rossoneri, ma tant'è, due settimane sono state lunghe e c'è una voglia forte di rialzarsi e riprendersi la vetta del campionato almeno per una sera. Inzaghi, perciò, non scherza affatto: dentro Lautaro e Thuram in attacco, dentro i migliori in mezzo al campo (con un piccolo dubbio su Barella, apparso un po' sottotono anche in Nazionale), riposo solo per Bastoni dietro e Dumfries sull'out di destra. Il che, inutile precisarlo, significa che il tecnico nerazzurro considera cruciale la sfida ai granata. Piccolo inciso: anche Juric ha un derby da farsi perdonare e bisogno di punti per la sua classifica. Mancherà Zapata, assenza di peso, e al suo posto dovrebbe giocare Pellegri, in ballottaggio con Sanabria. L'appuntamento è per le 18 e ha tutta l'aria di essere da non perdere. 

Non sta meglio Garcia, anzi, sta molto peggio. Il tecnico del Napoli si è messo in tasca la fiducia rinnovata da De Laurentiis il quale, al netto delle parole di ieri, all'indomani della sconfitta in casa contro la Fiorentina ha alzato il telefono e contattato gli eventuali e potenziali sostituti dell'attuale tecnico. Probabilmente, avesse incassato il sì di Antonio Conte, oggi in panchina ci sarebbe un altro allenatore, ma questa è una storia passata di moda e, per il momento, da accantonare. Avanti con Garcia è stato il ritornello degli ultimi giorni, ora ci si attende che faccia passi in avanti proprio il francese, che ha ereditato uno scudetto che pesa come un macigno e ha trascinato il suo Napoli a 7 punti dal Milan capolista e a tre dalla zona Champions. Il Verona, per certi versi, è l'avversario migliore da incontrare. Per altri, forse, il peggiore in assoluto. Perché è una partita che sulla carta non si può sbagliare e, di conseguenza, in cui c'è solo da perderci. Senza Osimhen, il Napoli dovrà fare di necessità, virtù, affidandosi al Cholito Simeone e sperando che il recentissimo matrimonio restituisca un Kvara carico al punto giusto. In mezzo al campo mancherà Anguissa, altra assenza importante, dietro si rivedrà Rrahmani, che farà coppia con Natan. Proprio davanti a Meret, ultimamente, si sono aperte crepe preoccupanti. Rattopparle con un clean sheet sarebbe cosa buona e giusta ma non sappiamo quanto gradita al Verona.

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L'anticipo notturno tra Sassuolo e Lazio è invece ben poco pronosticabile. Si può scommettere fin d'ora sul bel gioco, data la propensione offensiva di entrambe le squadre, ma capire chi stia meglio non è semplice. I neroverdi hanno fin qui fatto benissimo con le big del campionato (Juve e Inter ne sanno qualcosa), la Lazio va a corrente alternata e ancora una volta dovrà fare a meno di Immobile. Sono entrambe a centro classifica e lontane dalle zone nobili. Anche per loro si tratta di un bivio tra un campionato che potrà dare soddisfazioni e qualche brutto pensiero da tenere il più lontano possibile. 

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