BUON 1 APRILE

I migliori Pesci d'aprile dello sport: da Totti al Latina a Lady Gaga presidente del Parma

Le burle non sono mai mancate: dal Maradona in Unione Sovietica che gettò Napoli nello sconforto al tifo biancoceleste di Papa Bergoglio

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C'è stato l'anno che Francesco Totti, in rotta con Spalletti, venne mandato dalla Roma al Latina. O quello in cui un Kevin Strootman reduce da pesanti infortuni ripartì dall'Eccellenza lecchese, all'Olginatese. Sono i Pesci d'aprile che hanno fatto la storia dello sport, tra idee geniali (il Portogruaro che per salvarsi assume il ritirato Roberto Baggio) e balzane (gli Australian Open sul parquet). Ma tutte hanno lasciato i tifosi col fiato sospeso.

Barcamenarsi tra le notizie che circolano il 1° di aprile non è sempre facile, soprattutto se queste sono particolarmente grosse, clamorose, improbabili ma verosimili: è la tradizione del Pesce d'aprile, di origine forse medievale o addirittura da ricondurre all'antica Roma (anche se non ci sono certezze assolute in tal senso). Sta di fatto che il primo giorno del quarto mese dell'anno è dedicato a burle e scherzi in buona parte del mondo, con lo sport che non si è mai tirato indietro dando origine ad autentiche perle. Soprattutto quando si è trattato di mescolarsi con la comunicazione, e da questo punto di vista i social network hanno permesso anche agli stessi campioni di gettarsi nella mischia.

Ce n'è di tutti i gusti, da trovate che hanno gettato nello sconforto un popolo ad altre che invece lo hanno illuso. Ma sempre con un minimo comune denominatore: un lampo di genio, mescolato a un pizzico di follia, alla base dell'idea poi divenuta pesce e lasciata libera di nuotare tra la gente. Magari, meglio ancora, se basata su qualcosa di reale e acclarato: è il caso della simpatia di Usain Bolt per il calcio e il Manchester United. E così è stato facile per 'Metro Uk' mettere insieme le cose e annunciare il giamaicano come nuovo giocatore ingaggiato dai Red Devils il 1° aprile 2015. E proprio il calciomercato la fa da padrona, e non soltanto con operazioni clamorose solo in teoria (troppo facile mandare Lionel Messi al Real Madrid, come avviene quasi ogni anno): provate invece a fare come l'Olginatese, club della provincia di Lecco che milita in Eccellenza e che con tanto di fotografie annunciò di aver messo sotto contratto Kevin Strootman, in modo da aiutarlo a riprendersi da un brutto infortunio. Tantissimi lessero la notizia, addirittura qualcuno un po' incredibilmente ci cascò.

Ci fu poi il piccolo caso del Portogruaro, che oggi è a sua volta in Eccellenza ma nel 2010-2011 ebbe modo di giocare in serie B: la missione salvezza era quasi impossibile, tanto da scomodare un altro veneto che del calcio ha fatto la storia e proviene dalla non lontana Caldogno. Sì, proprio Roberto Baggio, convintosi a vestire di granata secondo una radio locale. Peccato che anche in quel caso il giorno della decisione fosse il 1° aprile. Giorno in cui ci sono anche compleanno celebri, come quello di Arrigo Sacchi: e anche il profeta di Fusignano ha avuto la sua bella scorta di pesci, come quando fu annunciato il suo ritorno in panchina per risollevare le sorti dell'Olympia Agnonese, nella serie D molisana. Ma il capolavoro venne dai canali Twitter del Bayern Monaco: fu via social infatti l'annuncio dell'arrivo di Zlatan Ibrahimovic. Niente di particolarmente strano, direte voi? E invece no, perché lo svedese aveva deciso di giocare per il Bayern di basket, non per quello di calcio.

Non mancano poi trattative dirigenziali spericolate, come quella volta che fu raccontato di una Lady Gaga disposta a investire di tasca propria per salvare dal fallimento il Parma di Ghirardi divenendo la nuova patron dei ducali (sarebbe stato senz'altro divertente vederla in Lega Calcio discutere con i vari Lotito, De Laurentiis, Preziosi e Ferrero). Ma a Genova ha senz'altro trattenuto il fiato più di un tifoso quando l'autorevole 'Corriere Mercantile' annunciò la fine di Genoa e Sampdoria e la nascita di un'unica squadra cittadina: la "Superba", con maglia mezza rossa e mezza blucerchiata. Addirittura diverse leggende come Pruzzo e Dossena avevano già accettato di posare con la nuova maglietta. Doppia anche la maglia che avrebbe indossato Ashley Cole nella statua che secondo il londinese 'Evening Standard' sarebbe stata eretta in suo onore nella capitale britannica: mezza rossa e mezza blu, come voluto da Arsenal e Chelsea.

Un grande spavento, come quello dei tifosi del Napoli che possano essere stati raggiunti il 1° aprile 1988 dalla notizia del passaggio di Maradona allo Spartak Mosca: del resto era un anno in cui gli azzurri stavano contendendo lo scudetto al Milan, ma con diversi problemi di coesistenza negli spogliatoi. Peccato (o per fortuna) che fosse solo una trovata del quotidiano sovietico 'Izvestia', alla quale cascò perfino l'Associated Press. E che dire di quando la Roma divenne americana e decise di "declassare" Francesco Totti? Decisione, secondo 'Sportal.it', del nuovo allenatore Louis van Gaal convinto della necessità di avere un capitano più a suo agio con le lingue straniere: John Arne Riise, dunque, a discapito del leggendario numero 10. Decisione presa anche questa, ovviamente, il 1° aprile (in quel caso era il 2011). E lo stesso Totti, messo in discussione da Spalletti nel 2015-2016 e per la prima volta in vent'anni non titolare in giallorosso, fu spedito addirittura in serie B al Latina. Ma si trattava di una burla di 'Latinapress'.

Ma se ce ne sono alcuni fin troppo inverosimili (come quello della "cessione" di Cristiano Ronaldo dal Portogallo alla Spagna per saldare il debito pubblico nazionale, firmato 'Independent'), altri Pesci d'aprile dello sport sono stati talmente ben riusciti da annidarsi nelle menti di appassionati fin troppo ingenui fino a diventare leggende metropolitane. Per esempio c'è il caso del nuovo stadio di proprietà dell'Inter, costruito non a Milano ma nella vicina Parabiago: creare un falso comunicato sul sito dei nerazzurri e una pagina web sul sito del Comune confuse molti. O la storiella che voleva Papa Bergoglio, appena salito al soglio pontificio nel 2013, felicissimo di essere a Roma per un suo antico tifo per la Lazio. Tutto falso, come l'idea di giocare gli Australian Open su una superficie completamente nuova (il parquet) o l'idea del Lione di tingere di blu l'erba del Parc OL, per differenziarsi dal verde dell'odiato Saint-Etienne. E il guaio è che, anche in questo caso, qualcuno finì anche col crederci.

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