"E' giusto che le partite vengano interrotte sia per i cori omofobi che per i cori razzisti". A dirlo è Antoine Griezmann, attaccante di Francia e Barcellona, commentando così la recente polemica che ha investito il presidente della Federcalcio transalpina, Noel Le Graet. "Se interrompiamo le partite, le persone non saranno contente e smetteranno di fare i cori", ha aggiunto il giocatore, parlando dopo la vittoria de 'Les Bleus' su Andorra. Una posizione diversa rispetto a quella espressa dal numero uno del calcio francese, secondo cui fermare le partite per cori e striscioni contro gli omosessuali e' "un errore. Interromperei una partita per i cori razzisti, per incidenti o se ci fosse una situazione pericolosa sugli spalti, ma il razzismo e l'omofobia non sono la stessa cosa". Parole che hanno suscitato l'ira del ministro dello Sport francese, Roxana Maracineanu.