Okafor non incide e la Svizzera, dopo aver dominato per sessanta minuti contro Israele, subisce il pari e la beffa rivale: è 1-1 alla Pancho Arena di Felcsút, casa della Puskás Akadémia e campo neutro per questo match. Nel secondo recupero delle gare rinviate per la guerra tra la nazione ebraica e la Palestina, c'è una sola squadra in campo nella prima mezz'ora. La Svizzera, con tre "italiani" in campo (Sommer, Freuler, Okafor) e l'ex juventino Zakaria tra i titolari, supera il 65% di possesso palla e si costruisce quattro occasioni da gol. La sfera non va in rete fino al 36', quando il match si sblocca: l'autore dell'1-0 è Ruben Vargas, esterno dell'Augsburg, che insacca di testa su un cross dalla sinistra e viene premiato dopo un grande primo tempo. Gli israeliani reagiscono nella ripresa, reclamano un rigore per un tocco col braccio di Zesiger (non concesso) e rischiano grosso sulle folate di Amdouni e Zakaria, schierato nell'inedito ruolo di esterno. Al 68' esce Okafor e, complice l'ingresso del gioiellino Gloukh (Salisburgo), Israele si ravviva e spinge. Dopo aver sfiorato il pari, Weissman colpisce col destro appena sotto la traversa ed è 1-1 all'89'. Inutile l'assedio degli elvetici, che terminano in dieci per il rosso a Edimilson Fernandes (94') e vedono sfumare la qualificazione con due turni d'anticipo a Euro2024. Tutto è ancora aperto nel gruppo I: guidano Svizzera e Romania con 16 punti, da favorite per la qualificazione. Inseguono Israele (12) e Kosovo (10), già out Bielorussia (6) e Andorra (2).
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euro 2024, la svizzera rimanda l'appuntamento con la qualificazione

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