EURO 2020

Euro 2020, la Uefa esclude Bilbao: "Chiederemo risarcimenti"

Le autorità basche hanno fatto sapere di essere già state informate dell'esclusione, alla vigilia del Comitato esecutivo che dovrà decidere anche su Monaco e Dublino

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Lo stadio San Mamés di Bilbao non ospiterà le partite di Euro 2020. Lo hanno reso noto le autorità locali, spiegando di essere già state informate dalla Uefa della decisione. Troppo stringenti, secondo l'organo di governo di calcio europeo, le restrizioni anti-Covid nella città basca, che non sarebbe stata in grado di garantire la presenza dei tifosi per almeno il 25% della capienza, come richiesto. Dura la reazione: "Decisione unilaterale, abbiamo rispettato tutti i punti del contratto stipulato nel 2014 - si legge in una nota ufficiale -. Ora metteremo tutto nelle mani dei nostri legali".

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Il Consiglio comunale di Bilbao, il Consiglio provinciale della provincia di Bizkaia e il governo della comunità autonoma dei Paesi Baschi hanno dunque annunciato battaglia: "Non permettiamo che sia messa in dubbio la comprovata e lunga esperienza e capacità delle autorità basche nella gestione e organizzazione di eventi di portata internazionale - scrivono in un comunicato conginunto -. Abbiamo firmato un contratto con la Uefa nel 2014, lo abbiamo rispettato al 100% ed eravamo pronti a fare tutto il necessario perché si giocassero partite valide per Euro 2020 allo stadio San Mames a giugno. L'anno scorso si è deciso di rinviare di un anno la competizione a causa del Covid-19. Oggi ci troviamo in una situazione simile a un anno fa per quanto riguarda la salute pubblica. Questa è una delle condizioni che dobbiamo prendere in considerazione quando si celebrano eventi in città che possono causare folle e possibilità di contagio. Abbiamo agito con serietà e responsabilità. Invece non abbiamo trovato un solo riferimento, sportivo, sociale o economico, e tanto meno legato alla salute pubblica nelle comunicazioni Uefa. Euro 2020 non si giocherà a Bilbao, ma non consentiremo all'Uefa di giocare con il Bilbao e le istituzioni basche".

Da qui, la richiesta di risarcimento danni: "Chiediamo il risarcimento delle somme finora investite nell'organizzazione dell'evento, che ammonta a oltre 1 miione e 200mila euro, nonché la quantificazione dei possibili danni causati dalla decisione dell'annullamento unilaterale dei nostri rapporti contrattuali. Avevamo già scritto alla Uefa nei giorni  scorsi per capire quali punti del contratto non avremmo rispettato per motivare la cessazione dell'accordo, senza ricevere risposte".

Venerdì 23, in occasione del Comitato esecutivo, la decisione verrà resa ufficiale anche dalla Uefa, che dovrà esprimersi anche sulla situazione di Monaco e Dublino, altre due città che da programma dovrebbero ospitare gare dell'Europeo, ma sulle quali i dubbi restano. La capitale irlandese, in particolare, appare in bilico, dopo che il vice primo ministro aveva fatto sapere nei giorni scorsi che difficilmente avrebbero potuto garantire l'occupazione di almeno il 25% degli spalti dell'Aviva Stadium.

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