CORONAVIRUS

Coronavirus, Berlusconi: "Il calcio non è un'urgenza, riparliamone dopo l'estate"

"Non credo che riaprire il campionato sia una soluzione, giocare a porte chiuse è triste"

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Anche Silvio Berlusconi interviene nel dibattito sulla possibile ripresa del campionato di Serie A dopo lo stop per l'emergenza coronavirus. E lo fa con parole forti e chiare. "Sono un uomo di sport e quindi non sarò io a sottovalutare il valore del calcio, però adesso mi sento di dire che calcio non è un'urgenza - ha spiegato in collegamento con Porta a Porta -.  Meglio riparlarne dopo l'estate"

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Dichiarazioni importanti, che sicuramente avranno un peso nel confronto tra la Figc e il governo sul possibile via libera al campionato. "Non credo che riaprire il campionato sia una soluzione, giocare a porte chiuse è triste e comunque c'è il contatto fisico dei giocatori", ha aggiunto l'ex presidente del Milan, esprimendo il suo punto di vista sulla possibilità di rivedere in campo a breve i protagonisti della Serie A.

E sulla possibilità o meno di ripartire in tempi brevi è intervenuto anche Adriano Galliani, oggi amministratore delegato del Monza di Silvio Berlusconi esattamente come ai tempi del Milan: "Il protocollo varato dalla Figc e allo studio del governo costa troppo e non è attuabile dai club di Serie B e C. Le societàdi non hanno assolutamente le risorse per ricominciare il campionato fino a quando la situazione non si sarà normalizzata. Non possono seguire questi protocolli costosissimi".

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