Piazza Duomo, Castello Sforzesco e Navigli: i luoghi dell'attesa di italiani e spagnoli
Un weekend di grande calcio, di Champions League, capace di trasformare Milano in Madrid. Una città che in queste ore ha accolto i tifosi di Real e Atletico, in attesa della finale di stasera, due anni dopo Lisbona 2014. L'inizio, simbolicamente, è stato ritrovarsi nella Darsena milanese il trofeo gigante a fare da specchio. Subito diventato attrazione per i tanti passanti muniti di videocamere e smartphone. Come sempre, c'è chi magari non apprezza le novità, soprattutto se si tratta di calcio. "Ma è un grande evento per la nostra città, come altri nel recente passato", il commento più gettonato. Solo questione di tempo perché da ieri tutto è un po' cambiato.
Passeggiare sui Navigli per arrivare in Piazza 24 Maggio, percorrere corso Ticinese, le Colonne di San Lorenzo, via Torino e ritrovarsi davanti il Duomo di Milano, ti fa sentire davvero in Spagna, a Madrid. Tifosi con magliette di Real e Atletico che si mescolano nella speranza di vivere una partita di grande calcio. "Vamos a ganar", dice un ragazzo di 24 anni con la camiseta di Griezmann e in risposta riceve un "Como a Lisbona" da un sostenitore dei Merengues con la numero 7 di Cristiano Ronaldo. Nel centro di Milano si fa quasi fatica a camminare e raggiungere la Galleria, piazza della Scala o anche solo piazza San Babila. Ma è qui che il capoluogo lombardo è un insieme di spagnoli e italiani. Un mix di maglie di Real e Atletico, un'atmosfera incredibile che rende sempre più unica la Champions League. Si fa a gara sui pronostici ed è più in voga il 3-1 per la squadra di Zidane.
Inoltre, uno dei punti di transito più importanti di Milano, la metropolitana, diventa il luogo di passaggio di migliaia di tifosi, arrivati in città qualche giorno prima per prolungare la propria vacanza. Suggestivo anche arrivare allo stadio. Mancano poche ore al fischio di inizio, ma dopo il Duomo è stato San Siro il luogo più fotografato dai tifosi spagnoli. Uno stadio che per una metà della capitale spagnola potrà essere il simbolo del trionfo e per l'altra metà quello della disfatta. E' il calcio, che ha il potere di trasformare in Madrid la nostra città. Anche per un solo weekend.