CHAMPIONS LEAGUE

Champions, la notte di Sant'Ambrogio per "benedire" il cammino europeo di Milan e Inter

I rossoneri ospitano il Liverpool e si giocano le residue speranze di accedere agli ottavi. Per i nerazzurri in palio col Real il rpimo posto nel girone

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Sant'Ambrogio, la Prima della Scala, il Macbeth di Giuseppe Verdi diretto dal maestro Riccardo Chailly. Otto chilometri più in là, a San Siro stadio Meazza, il Milan diretto da Stefano Pioli contro il Liverpool di Jurgen Klopp. E a Madrid, invece, l'Inter di Simone Inzaghi contro il Real di Carletto Ancelotti. Un martedì nel segno di Milano, del suo Santo Patrono, tra sacro e profano, tra la solennità dell'apertura della stagione lirica del teatro meneghino e la chiusura della fase a gironi della Champions rossonerazzurra. Il Milan, innanzitutto. Perché l'Inter al Bernabeu si gioca tanto ma certo non tutto, scende in campo per puntare al primo posto nel girone ma con il pass per gli ottavi già in tasca. Il Milan no, il Milan deve fare l'impresa e sperare. Perché anche battere il Liverpool potrebbe non essere sufficiente.

Facciamo ordine, dunque. Cosa serve stasera a Pioli e ai suoi ragazzi. Innanzitutto fare bottino pieno, prendersi i tre punti. Poi, a questo, deve aggiungersi un risultato favorevole a Oporto (un pareggio per intenderci spianerebbe la strada), dove la squadra di casa ospita l'altra faccia di Madrid, quella biancorossa dell'Atletico del Cholo Simeone. Pur battendo i Reds, il Milan finirebbe infatti in Europa League col successo del Porto, mentre in caso di vittoria esterna dei Colchoneros bisognerà tirare fuori la calcolatrice visti gli scontri diretti in perfetto equilibrio: si guarderebbe prima la differenza reti (ora Milan -2, Atletico -3), poi i gol segnati nel girone (5 e 4), poi ancora i gol in trasferta (3 e 2) e infine nel vittorie in trasferta (1-1 ma gli spagnoli, vincendo al Do Dragao, andrebbero a due). Senza contare il caso estremo: Milan ko 1-3, Atletico sconfitto 2-3. In quel caso si andrebbero a contare addirittura i cartellini... Prestigio, esperienza e milioni che il Milan proverà a prendersi scendendo in campo con una formazione fortemente minata dagli infortuni, con il solo Ibrahimovic superstite tra gli attaccanti, supportato alle spalle da Messias, Diaz e Krunic.

Per l'Inter, si diceva, una serata dai toni molto diversi. Gli ottavi sono già garantiti, per sè e per il Real che ha due punti in più ma che non ha il primato del girone garantito. I nerazzurri stanno decisamente bene ma al Bernabeu servirà comunque un'impresa contro i Blancos che viaggiano a mille e che comandano anche la Liga con 8 punti di vantaggio sul Siviglia secondo. In più c'è da sfatare un tabù lungo 54 anni: è infatti dal 1967 che l'Inter non vince in casa degli spagnoli, 2-0 nel ritorno dei quarti di Coppa dei Campioni. Tre punti consegnerebbero a Inzaghi la testa del girone e soprattutto garantirebbe un sorteggio con un'urna più benevola. Più che la statistica conta questo, perché gli ottavi di Champions possano essere non un punto di arrivo ma di partenza.

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