Var, incontro arbitri-allenatori: "Impossibile tornare indietro"

Il laziale Inzaghi: "Io sono da sempre contrario, ma è giusto andare avanti"

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Su una cosa sono tutti d'accordo: impossibile tornare indietro. L'incontro arbitri-allenatori sul Var, dicono tutti, è stato positivo. Sicuramente l'occasione per un confronto, per l'ammissione di qualche "colpa" ma anche per fare un punto sulla tecnologia. Che, altra questione su cui c'è sintonia totale, ha portato benefici al nostro calcio. E allora si possono capire anche le dichiarazioni di Simone Inzaghi, tecnico della Lazio e "fiero" oppositore del Var: "È una tecnologia a cui sono contrario, l'ho ribadito, ma abbiamo analizzato i dati e sta andando bene, sta aiutando il calcio ed è giusto andare avanti". E ancora: "C'è stata l'ammissione di qualche errore, ma si sbaglia tutti. A lungo andare può migliorare. È stato un buonissimo confronto, sono stati analizzati dei video. Anche su Lazio-Torino? Abbiamo visto tutto...".

Sulla stessa linea d'onda anche Luciano Spalletti, allenatore dell'Inter: "È una innovazione che come bilancio porta al 90% di scelte corrette - dice -. È chiaro che impone di andare a lavorare su quel 10% per raggiungere la perfezione. Sarebbe devastante tornare indietro". "Ci sono tutti gli ingredienti giusti nelle posizioni giuste. Poi è chiaro che qualche errore, nelle tempistiche c'è stato. Ma è stata una riunione perfetta - aggiunge il tecnico nerazzurro - con numeri che portano tutti nella stessa direzione. Si sta lavorando tutti nella maniera corretta". Resta la questione della possibilità di chiedere l'intervento del Var: "Forse in futuro verrà presa in considerazione. Oggi sono stati toccati tutti gli argomenti, in particolare sul fuorigioco, se è di mezzo metro i nostri segnalinee sono bravi e possono prendersi responsabilità maggiori".

Anche Giampaolo (Samp) e Pioli (Fiorentina) puntano sulla possibilità di chiedere l'intervento del Var: "Il regolamento lo vieta, gli arbitri l'hanno sottolineato, ma potrebbe essere un passo avanti anche se non lo abbiamo chiesto". Poi ancora sui fuorigioco: "È stato notato che ultimamente, per le posizioni irregolari di fuorigioco, i guardalinee dilatano il tempo di segnalazione perché tanto c'è un organo che controlla. Ma se poi si fa gol è un casino... Gli arbitri hanno capito. Gli assistenti di linea hanno un margine di errore bassissimo e si prendono prima la responsabilità".

Anche per Lopez (Cagliari) il giudizio è buono: "È stato un confronto positivo per tutti noi. Sono i primi mesi, è ovvio che ci siano stati degli errori, ma è importante continuare a crescere e questo confronto è servito proprio a questo. Penso sia stato positivo, perché bisogna fare chiarezza su alcuni episodi ed è un bene". Proprio il Cagliari è stato protagonista, contro la Juventus, di un episodio che ha suscitato diffusa perplessità (il rigore non concesso ai sardi per il fallo di mani di Bernardeschi non visionato con il Var, ndr): "Non abbiamo visto episodi particolari, ma è stata fatta un'analisi generale. E' sempre importante aiutare gli arbitri. Prendersi un po' più di tempo è fondamentale. Vanno migliorate le immagine, si può anche perdere un po' di tempo in più, ma l'importante è essere chiari. Erano presenti quasi tutti gli allenatori ed è stato un confronto positivo per tutti noi".

- Sono le 1.078 verifiche in 210 partite
- 60 correzioni delle decisioni arbitrali, sbagliando in 11 casi, inclusi 7 che hanno influenzato il risultato
- Un margine d'errore ridotto dal 5.6% all'1%, secondo l'Associazione italiana arbitri, che assicura: non c'è un partito di fischietti anti-Var
- 5,1 'check' a gara (maggior parte silenti)
- Questi check hanno riguardato 579 reti segnate, 282 rigori, 214 potenziali espulsioni
- I tempi di decisione si sono ridotti da 1.22" delle prime tre giornate a 29" e le modifiche delle decisioni arbitrali durano 1.15"
- Tempo effettivo aumentato di 40 secondi
- Aumento dei rigori concessi del 5,5%
- Calo dei falli dell'8%, di ammonizioni del 18,8%, simulazioni del 23% ed espulsioni
- Delle 40 espulsioni sono 0 quelle per proteste contro le 5 su 51 dello scorso anno

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