Serie A, la moviola della 20.a giornata

L'analisi degli episodi dubbi del turno di campionato

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Torino-Milan, arbitro Tagliavento
Regolare la posizione di Belotti in occasione del gol dell'1-0 del Torino. Al 31' corretto il rigore concesso ai granata: il fallo di Abate su Barreca è in area di rigore. Al 36' manca però un penalty netto per il Milan: fallo di Zappacosta su Bonaventura. Sempre nel primo tempo Tagliavento avrebbe dovuto ammonire Donnarumma che, uscito in maniera maldestra fuori area, sfiora il pallone con la punta del guantone. Sempre Abate-Barreca sono protagonisti di un'altra azione dubbia: questa volta è il granata a trattenere in area il capitano del Milan. Anche qui ci stava il rigore. Giusto nella ripresa l'annullamento del gol di Benassi, in fuorigioco nel momento del tiro di Iago Falque. Al 56' forbice di Obi su Abate: ammonito, era da espellere. Al 60' rigore concesso al Milan per trattenuta evidente su Paletta da parte di Rossettini. Corretto infine anche il secondo giallo a Romagnoli che porta all'espulsione.

Fiorentina-Juve, arbitro Banti
Al minuto 37 Viola in vantaggio con Kalinic. L'assist è di Bernardeschi: la Juve protesta per un intervento a gamba tesa su Alex Sandro dello stesso Bernardeschi. Le immagini danno ragione ai bianconeri, Banti sbaglia a non fermare l'azione. E sempre secondo Graziano Cesari, alla Juve manca un rigore quando al minuto 79 il passaggio a centro area di Pjaca viene intercettato con un braccio da Gonzalo Rodriguez: distanza e posizione del braccio dicono che l'intervento del difensore viola era da punire.

Udinese-Roma, arbitro Damato
L'Udinese protesta per un fallo in area di Fazio su Zapata. Secondo De Marco, però, l'attaccante cade in ritardo, quando ormai il pallone è passato. Per questo il tocco del difensore sarebbe da considerarsi ininfluente. Giusto anche solo ammonire Felipe per una trattenuta su Dzeko, che ha impedito al giallorosso di lanciarsi a rete. Ma era a 50 metri dalla porta e non poteva considerarsi una chiara occasione da gol.

Napoli-Pescara, arbitro Gavillucci
Sullo 0-0 Cristante ha rischiato l'espulsione per una evidente gomitata ad Albiol nel momento di contendersi un pallone di testa: era almeno da giallo. Sull'1-0, invece, Gilardino ha protestato per un fallo in area subito da Tonelli, ma in realtà è stato l'attaccante del Pescara a mettere il braccio destro sul petto dell'azzurro per poi lasciarsi andare, trascinando a terra l'avversario. Non c'era il rigore concesso per fallo di Hysaj su Mitrita: nessuno sgambetto da parte del difensore di Sarri.

Inter-Chievo, arbitro Giacomelli
Al 7' il Chievo chiede un rigore per un contatto tra Kondogbia e Castro. Il giocatore del Chievo anticipa il francese e viene toccato anche se accentua la caduta. Il rigore poteva starci. Al 22' sono i nerazzurri a chiedere la massima punizione per un mani di Dainelli su cross di Icardi. Ma il braccio del difensore del Chievo è vicino al corpo e il tocco non volontario. Infine al 35' una curiosità: due palloni in campo nell'area di rigore dei veronesi. L'arbitro fa proseguire e non fischia, ma avrebbe dovuto bloccare immediatamente il gioco e riprenderlo con una sua rimessa. Voto: 6

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