Il ct in esclusiva a 4-4-2 alla vigilia degli ottavi contro la Francia
C'è una nazionale azzurra dall'altra parte del mondo, in Corea del Sud, che giovedì alle 13 (ora italiana) si gioca una fetta di gloria. È l'Under 20 di Alberigo Evani, pronta ad affrontare i parietà della Francia, nazionale tra le favorite assolute della rassegna intercontinentale. Una sfida, quella degli ottavi di finale, che sa tanto di rivincita, dato che a sfidarsi saranno gli stessi gruppi che si sono incontrati l'anno scorso, nella finale degli Europei Under 19: vinse la Francia 4-0 e anche se non andò in gol, era la squadra trascinata da un certo Kylian Mbappé.
Ora il fenomeno del Monaco non c'è, lui è già in nazionale maggiore. Come Donnarumma, ad esempio. Ma c'è un nucleo, allenato da Evani, pronto a stupire, al di là di differenze fisiche, di presenze, di esperienza. Sarà un po' come sfidare un gigante sicuro di sé con tanti giovani di talento che non hanno paura di sognare. A confermarcelo, su SportMediaset.it durante 4-4-2, il ct Evani. Le ore di fuso con l'Italia sono 7, in Corea è già sera e si dorme in vista dell'impegno di giovedì.
Evani sa che per volare ai quarti (dove ad attendere la vincente c'è l'incredibile Zambia, capace di battere la Germania 4-3 ai supplementari!) servirà un'impresa: "Affronteremo un impegno difficilissimo, perché la Francia è una squadra impressionante dal punto di vista fisico e tecnico, piena di giocatori con tante presenze nei massimi campionati europei".
L'Italia, però, non si sottrae al confronto: "Attraverso la nostra organizzazione di gioco cercheremo di limitare la loro forza e creargli più problemi possibile. Il nostro girone era oggettivamente più difficile del loro, ma è indubbio che loro siano forti: non sembrano nemmeno una squadra giovanile. Ci sono differenze, ma noi combatteremo sfruttando il nostro ordine tattico".
Nel girone l'Italia è partita perdendo con l'Uruguay, poi ha trovato il fondamentale successo sul Sudafrica e il pareggio col Giappone. Nel suo percorso Evani ha perso Barella (infortunio al polso) e aggiunto Dimarco, volato in Corea dopo le fatiche con l'Empoli. Certo, la Francia non ha convocato Mbappé, ma... "hanno tante di quelle soluzioni che non se ne accorgeranno nemmeno: c’è il figlio di Thuram che a livello strutturale è un giocatore di pari livello o appena sotto. In finale del campionato europeo ci hanno battuto, ora cercheremo di fare meglio per prenderci la rivincita. I ragazzi stanno bene, abbiamo un gruppo che più va avanti più acquisisce consapevolezza della propria forza: siamo migliorati e quindi, nonostante ci aspetti un impegno difficile, daremo il massimo. Non dovremo avere il rimpianto del non aver dato tutto".
Durante la partita con l'Uruguay l'Italia si è vista assegnare contro un rigore discutibile con l'utilizzo del VAR. Evani solleva qualche dubbio: "Credevo e credo tuttora che possa essere uno strumento in più, per fugare dubbi e polemiche. Ma noi non siamo stati proprio fortunati e quindi, utilizzato nel modo in cui è stato utilizzato con noi, non lo vedo più come un esperimento tanto positivo.”