Calciopoli, la rabbia di Moggi

La rabbia di De Santis: "Processo viziato dall'inizio e io discriminato"

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Luciano Moggi è deluso da come si è concluso il processo di Calciopoli: la prescrizione non era quello che voleva. "Abbiamo scherzato per nove anni e questa è una cosa spiacevole, perché questo processo abnorme si è risolto in nulla: solo tante spese. In nove anni si è appurato che il campionato è stato regolare, i sorteggi regolari e non ci sono state conversazioni sulle designazioni", ha detto l'ex dirigente della Juve.

Ancora più arrabbiato l'ex arbitro Massimo De Santis, che ha rinunciato alla prescrizione e per il quale e' rimasta la condanna a 10 mesi di reclusione (con pena sospesa). "E' stato un processo viziato sin dall'inizio: sono l'unico arbitro rimasto coinvolto per due partite che non riguardavano nemmeno la Juve. Aspetto di leggere le motivazioni, ma mi sembra che nei miei confronti ci sia stata una discriminazione. Provo una grossa delusione per la giustizia italiana e quello che mi è successo non lo auguro a nessuno cittadino", le sue parole. Sorride, invece, l'altro ex fischietto Paolo Bertini, assolto da tutte le accuse insieme al suo collega Antonio Dattilo. "Finalmente dopo nove anni termina questa vicenda, che è stata un'avventura che mi ha provato molto: un processo tragico nel quale non tutti hanno avuto la mia stessa sorte , quella di essere assolto. Ringrazio il mio avvocato, Messeri, che mi ha sostenuto fin dalla nascita di questa odissea giudiziaria", ha commentato.

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