Gigi Buffon difende a spada tratta Antonio Conte. "Mi ha fatto male leggere in due o tre occasioni che qualche tifoso juventino aveva chiesto di togliere la stella di Conte (dallo Stadium ndr) dopo il suo passaggio all’Inter - spiega il portiere 41enne in un'intervista al Corriere dello Sport - . Per la Juve si è speso fino all’ultima goccia di sudore, mettendo tutto se stesso, da giocatore non si è mai risparmiato per il bene della squadra. Da allenatore se l’è caricata sulle spalle e l’ha trascinata al successo con una lucidità totale e senza soluzione di continuità. Lui non ha mai tradito, non è il tipo che bacia la maglia, aderisce pubblicamente al progetto e poi alimenta i conflitti nello spogliatoio o in società". Buffon parla anche dell'approdo di Sarri sulla panchina dei Campioni d'Italia: "La Juve che cerca la Champions ha voluto tentare la strada della discontinuità, partendo dal presupposto che la squadra è difficilmente migliorabile. Sarri non è rivoluzione, né scommessa. È un percorso inedito, un’altra storia". Infine, sul proprio futuro, ancora in campo dopo l'addio al Psg: "L’altro giorno ho letto una frase che mi è piaciuta tanto. Al giornalista che gli chiedeva se sarebbe stato felice di tornare a Verona, Francesco Guidolin ha risposto: 'È l’emozione che cerco'. Anche io sono alla ricerca dell’emozione".