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Buffon: "Crisi talento Italia? Serve visione a lungo raggio"

13 Dic 2025 - 21:05

"Di momenti di crisi ne abbiamo vissuti parecchi con la Nazionale. È importante avere un'idea, una visione, per sapere che percorso fare ed evitare di rivivere momenti tristi e bassi dal punto di vista dei risultati". Così Gianluigi Buffon, capo delegazione della nazionale azzurra, intervenendo al panel di Atreju 'Quando lo sport diventa comunità: il ruolo degli oratori nella formazione dei giovani'. "Quando c'è crisi di talento - ha spiegato - non bisogna pensare all'ìmmediato. Il talento è un qualcosa che non forgi o crei nel giro di un anno o due, c'è dietro un percorso, una visione che parte 10-15 anche 20 anni prima. Se tra 10-15 anni vogliamo tornare ad avere un certo tipo di talento bisogna mettere le mani alle zone più delicate in cui il talento viene scoperto e forgiato. Cioè l'età di base: 6-13 anni e 7-14 anni. Sono gli anni in cui si riesce a sprigionare e mettere a disposizione degli altri il proprio talento. È chiaro che vada intercettato e forgiato e oggi potremmo intercettarlo un po' meno visto che, per fortuna, ci sono tantissimi sport (in primis il tennis) che stanno catalizzando le attenzioni delle nuove leve. Nel calcio dobbiamo essere bravi e capaci, anche utilizzando metodologie diverse, affinché questi ragazzi possano sprigionare la loro indole e la volontà di essere campioni. Terre come la nostra - come anche in Brasile, Argentina, Uruguay e Croazia - hanno un dna calcistico e ci saranno sempre talenti. L'importante è saperli vedere e non soffocarli".