Il suo Brescia gioca un grande secondo tempo, ma Eugenio Corini esce dal Rigamonti con gli applausi ma senza punti. "Io direi che è stata una buona prestazione. Abbiamo approcciato bene la partita, poi dovevamo assestarci perché non avevamo le distanze giuste - ha spiegato ai microfoni di 'Sky Sport' -. Dopo il gol preso abbiamo alzato il pressing creando i presupposti del dominio del secondo tempo. Nel momento migliore, la grande giocata di un campione sembrava averla orientata ma noi abbiamo messo tutte le energie per riaprirla. Non portiamo a casa nulla, ma sono orgoglioso dei miei ragazzi per quanto hanno fatto. Sono stati tre giorni particolari per tanti motivi, è difficile risalire la china in una partita che si era messa in salita". Il tecnico del Brescia lancia un appello a tutto l'ambiente: ""Io cerco di spiegare le mie ragioni quando posso. Io il sentimento popolare lo rispetto ma cerco di fare meglio il mio lavoro, poi creare tensioni fa male al Brescia. Voglio bene a questa squadra, ho chiaro il momento che stiamo vivendo. Se si usano strumentalmente certe situazioni diventa complicato, il dentro o fuori a ogni gara non fa bene a nessuno". Su Balotelli: "Va lasciato tranquillo, deve lavorare come sta facendo. Bisogna avere pazienza in certi momenti, trovare la condizione e capire il contesto dove si trova. Se riuscirà a farlo ha tutto, perché penso sia un grandissimo calciatore e io voglio accompagnarlo in questa crescita. Ma lui deve metterci tanto del suo".