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Barcellona, Yamal si racconta: "Nella mia vita è cambiato tutto"

12 Set 2025 - 10:20
 © IPA

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"La mia vita è cambiata sotto ogni aspetto. Prima potevo fare quello che volevo: potevo uscire a bere qualcosa con i miei amici, ma ora non posso più. Ricordo la tournée di quest'estate in Corea, Giappone, Cina: era impossibile uscire ovunque, ma sono felice". Lamine Yamal si racconta in un'intervista al podcast 'Resonancia de Corazón: parla delle sue origini in Marocco, delle passioni, dell'amore per la mamma, Sheila Ebana, e dell'accoltellamento-choc di suo padre. "Mia madre non poteva stare molto con me perché lavorava, ma preparava sempre la cena quando tornava la sera - ha detto il giovane talento blaugrana -. Le ho comprato una casa, è la mia regina, si merita tutto ed è ciò che amo di più al mondo. Ricordo che mi comprò la PlayStation 4, che per me all'epoca era tutto. Ora gioco molto alla PlayStation 5: potrei avere la villa più grande del mondo e sarei sempre nella stanza della playstation". Nel racconto non manca il passaggio a uno dei giorni più difficili della sua vita, il papà ferito: "Ero in macchina con mia cugina Moha e chiamano dal Marocco per dire quanto era accaduto, io avevo solo 16 anni e la prima cosa che ho fatto è stata scendere dall'auto e cercare di andare alla stazione ferroviaria di Mataró. Immagina di essere un bambino e di sentire che tuo padre è stato accoltellato. Ho provato a salire sul treno, ma mio cugino non me l'ha permesso. Mi hanno chiuso in casa e ho cercato di uscire. È stato un periodo difficile, e il giorno dopo ero in allenamento. Poi mio padre mi ha chiamato e mi ha detto che stava bene e di stare calmo. Sono andato a trovarlo in ospedale il giorno dopo". Chiude sulla polemica scatenata pe rla festa dei suoi 18 anni: "Non sono arrabbiato. Hanno cercato di rovinare tutto in molti modi".

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