IL RICONOSCIMENTO

Ancelotti riceve la laurea ad honorem e si commuove: "Il calcio è passione, non un lavoro"

L'allenatore del Real Madrid: "Quando mi chiamano dottore mi piace, ai miei giocatori dirò 'potete chiamarmi dottore'"

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Carlo Ancelotti ha ricevuto dall'Università di Parma la Laurea Magistrale ad honorem in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate. Davanti a una platea di studenti, l'allenatore del Real Madrid non ha nascosto una certa commozione per l'importante riconoscimento. Tra i presenti anche Arrigo Sacchi e l’ex ds del Milan Ariedo Braida. La lectio doctoralis esposta da Ancelotti è intitolata "Il calcio, una scuola di vita". "Ricevo questa laurea e qualcuno dirà che di esami ne ho fatti pochi. In realtà ne ho fatti tanti e ogni tre giorni ne faccio ancora. Esami in cui vengo giudicato, motivo per cui devo prepararmi - ha dichiarato -. Quando mi chiamano dottore mi piace, ai miei giocatori dirò 'potete chiamarmi dottore'".

"Lo sport è stato per me una grandissima scuola di vita. Mi ha insegnato a competere e confrontarmi con me stesso per migliorare i miei limiti - ha spiegato commosso Ancelotti -. La competizione con gli altri non aiuta molto. [...]. La sconfitta, nello sport come nella vita, è contemplata. Il mio carattere mi ha aiutato. Il calcio mi ha insegnato tante cose: la relazione con le altre persone, il rispetto degli altri, il rispetto delle regole, il rispetto per l'autorità (allenatori, dirigenti, presidenti), i tempi, i limiti, saper ascoltare. È impossibile migliorare il talento: o c'è o non c'è. Maradona aveva un grandissimo talento, non potevi insegnargli a dribblare meglio. Potevi insegnargli a gestirlo meglio. Il grande campione riesce a mettere il proprio talento al servizio degli altri. Sono 44 anni che sono in questo ambiente: il calcio per me è una grande passione, non un lavoro".

 

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