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L'INTERVISTA

Ancelotti pronto a raccogliere la sfida del Brasile: "Voglio vincere il sesto Mondiale. Davide? Giusto che faccia la sua strada"

Il tecnico di Reggiolo ha parlato del suo approdo in carioca: "Abbiamo deciso dopo la partita persa con l'Arsenal"

30 Mag 2025 - 23:56

Carlo Ancelotti non ha paura delle nuove avventure e la dimostrazione è arrivata nel puntare sul Brasile nel momento in cui al Real Madrid le cose non andavano troppo bene. Una decisione presa con un tempismo perfetto e che pone le sue radici ben prima di quanto ci si potesse aspettare. 

"Ho sempre detto la verità. La mia priorità è sempre stata il Real Madrid. Il club mi aveva offerto il rinnovo del contratto e non ho avuto esitazioni. Ho sempre detto che sarei rimasto al Real Madrid il più a lungo possibile - ha spiegato Ancelotti ai microfoni di Marca -. I risultati non sono stati quelli attesi. Anche il gioco della squadra non è stato buono ed era giunto il momento di fare qualcosa. Dopo la partita contro l'Arsenal ne abbiamo parlato e abbiamo deciso. La squadra non stava andando bene ed è stato allora che abbiamo capito tutti che era meglio che io guardassi al Brasile".

La stessa è stata però anche una scelta di cuore visto che Ancelotti ha uno stretto rapporto con i calciatori brasiliani che risale addirittura ai tempi del Milan quando Kakà, Cafù e Dida guidavano la "colonia carioca" a cui si sono poi aggiunti Ronaldo, Ronaldinho e Pato fra gli altri: "È un calcio diverso ed è proprio quello che dobbiamo cercare di fare. Il mio Brasile giocherà come il Real Madrid, ma non come il Real Madrid di quest'anno, bensì come il Real Madrid dell'anno scorso. Questo è ciò che voglio - ha sottolineato Ancelotti -. Il Brasile è la squadra migliore del mondo. Non lo dico io, lo dicono le cinque stelle sulla sua maglietta. Adesso la mia sfida è arrivare alla sesta".

Obiettivo Mondiale 2026 ben chiaro, eppure la nostalgia madrilena sembra già farsi sentire come dimostrato dallo stesso tecnico reggiano che ha raccontato dell'amore per il Real: "Ci rivedremo. Non lasci mai veramente il Real Madrid. La città mi ha trattato meravigliosamente, il rispetto che ho sentito ogni giorno è stato speciale. Non c'è niente come il Real Madrid. Anche Milano per me è stata molto speciale. Penso che ciò che ho vissuto nel Real Madrid sia impossibile da sperimentare in qualsiasi altra squadra. Le tre finali, quelle partite, l'atmosfera al Bernabéu... tutto - ha concluso Ancelotti -. Davide? Non aveva senso che lui venisse per queste due partite mentre stava negoziando con una squadra. Sa che le porte sono aperte e che può unirsi al progetto in qualsiasi momento. Va bene se ha voglia di proseguire la sua carriera da solo, ma il Brasile lo aspetta quando riterrà che sia il momento giusto".

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