"E' una cosa drammatica, non ci si capacita di come si possa continuare ad accostare minimamente lo sport a fatti criminali. Non c'è più una questione di tifo, ma di crimine. E come tale va trattato. Rischiamo di creare confusione. Io sto cercando in tutti i modi di far prevalere il senso del rispetto ed educazione". Così il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, ha commentato la morte del tifoso dell'Atalanta, Riccardo Claris, in una rissa con quelli interisti a Bergamo. "Non possiamo parlare da marziani, questa è la realtà, ma ci vuole una distinzione netta fra il crimine e la tifoseria, la passione - ha detto ancora il ministro a margine di una visita a Genova -. Sappiamo cosa sia la passione, da queste curve che rappresentano la passione, che si traduce non solo nel tifo sportivo, ma anche nella responsabilità sociale. Poi ci sono anche momenti in cui vanno fuori dalle righe, ma per me il tifo e le curve sono questo. Chiunque opera in quest'altra maniera - ha concluso Abodi - appartiene ad una categoria molto diversa dallo sport".