Ci sarà anche 'Sfumature di Azzurro', la mostra itinerante con i cimeli del Museo del Calcio di Coverciano, ad accompagnare la Nazionale Femminile in occasione dell'Europeo che si svolgerà dal 2 al 27 luglio in Svizzera. L'esposizione - realizzata dalla FIGC in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione, il Consolato generale e l'ambasciata italiana in Svizzera, oltre a Lugano Region e Svizzera Turismo - sarà ospitata presso il Consolato italiano di Lugano dal 30 giugno all'11 luglio, con ingresso gratuito. All'inaugurazione, in programma stasera alle ore 18, sarà presente il segretario generale della FIGC Marco Brunelli, che parteciperà al taglio del nastro insieme al Console generale d'Italia Uberto Vanni d'Archirafi, all'ambasciatore italiano in Svizzera Gian Lorenzo Cornado e alle istituzioni locali. Gli oggetti provenienti da Coverciano, esposti questo mese anche a Bratislava durante l'Europeo Under 21, permetteranno ai visitatori di ripercorrere la storia delle Nazionali italiane, a cominciare proprio da quella femminile, che giovedì 3 luglio a Sion inizierà il suo percorso a EURO 2025 contro il Belgio.
Saranno esposti numerosi cimeli dedicati alle Azzurre, dalla maglia indossata da Barbara Bonansea ai Mondiali del 2019 a quella di Carolina Morace dell'Europeo del 1997; dalla divisa di un'altra leggenda azzurra come Betty Vignotto (1982) agli scarpini della giocatrice che detiene il record di presenze e reti in Nazionale, Patrizia Panico (204 partite in azzurro 'condite' da 110 gol). E ancora: gli scarpini calzati da Sara Gama durante la Coppa del Mondo del 2019 e la maglia con cui Lisa Boattin ha conquistato il terzo posto ai Mondiali Under 17 disputati in Costa Rica nel 2014.
Non mancheranno, ovviamente, i cimeli dei trionfi della Nazionale maschile, in un cammino adornato da quattro titoli mondiali, due continentali e un oro olimpico, con la possibilità di vedere da vicino le Coppe del Mondo e degli Europei alzate dagli Azzurri. Un viaggio attraverso la storia calcistica azzurra che dal pallone utilizzato per la finale dell'Europeo del 1968 Italia-Jugoslavia e dal gagliardetto della sfida con il Brasile al Mundial dell''82 arriverà fino ai giorni nostri passando per le maglie indossate da campioni del calibro di Dino Zoff, Roberto Baggio e Gianluigi Donnarumma.