America's Cup, accordo storico tra fondatori: si terrà ogni due anni

L'America's Cup entra in una nuova fase della sua storia con la nascita dell'America's Cup Partnership (Acp), l'alleanza che riunisce per la prima volta i cinque team fondatori della competizione: Emirates Team New Zealand, Athena Racing, Luna Rossa, Tudor Team Alinghi e K-Challenge. L'obiettivo dichiarato è costruire una governance unificata capace di garantire stabilità, crescita e continuità all'evento di vela più antico al mondo. 

Il cuore del nuovo assetto è l'introduzione di un ciclo biennale fisso dell'America's Cup, una svolta storica che supera l'incertezza del passato e trasforma la Coppa in un appuntamento regolare e programmabile. La costituzione dell'ACP è la conseguenza diretta dell'accordo sul Protocollo siglato nell'agosto 2025 tra Emirates Team New Zealand, in qualità di Defender, e Athena Racing come Challenger of Record, intesa che ha definito i contorni della Louis Vuitton 38/a America's Cup in programma a Napoli e ha aperto la strada a un nuovo modello di gestione condivisa. 

Secondo Grant Dalton, Ceo del Defender, si tratta di "preservare ciò che rende l'America's Cup straordinaria, costruendo al contempo un modello sostenibile che porti benefici a tutti coloro che condividono la nostra passione per questa grande competizione", garantendo alla Coppa "una posizione al vertice dell'innovazione e dello sport professionistico per i decenni a venire". Una competizione che affonda le radici nel 1851, con la storica regata attorno all'Isola di Wight, e che precede sia i Giochi Olimpici moderni sia i Mondiali di calcio.

Fin dalle origini, l'America's Cup è stata un laboratorio tecnologico. Dallo Schooner America, capace di rivoluzionare l'architettura navale dell'epoca, fino alle grandi svolte più recenti: la chiglia alata del 1983, l'introduzione del foiling nel 2013 e gli attuali AC75, yacht che raggiungono velocità superiori ai 55 nodi, gestiscono sistemi elettronici con una potenza di calcolo paragonabile a cinque monoposto di Formula 1 e monitorano oltre 30.000 canali di dati, rendendo la Coppa una delle sfide tecniche più impegnative nello sport. 

L'ACP punta ora a rendere questo patrimonio di innovazione compatibile con una visione di lungo periodo. Il primo pilastro del nuovo corso è proprio il calendario biennale, pensato per dare continuità all'evento, ampliare il pubblico globale e consentire a team, sponsor e broadcaster di pianificare investimenti e strategie nel lungo periodo. A questo si affiancano una gestione indipendente e internazionale dedicata esclusivamente all'evento, la condivisione dei ricavi e il controllo dei costi per una competizione più equilibrata, oltre a un impegno strutturale verso la Women's e la Youth America's Cup, creando percorsi di accesso inclusivi e diversificati allo sport, con l'obbligo di almeno una donna a bordo degli AC75 nella prossima edizione.

Per Luna Rossa, come sottolineato dal Ceo, Max Sirena, "la nascita dell'America's Cup Partnership segna un momento storico per la competizione più antica dello sport internazionale" e rappresenta "una scelta responsabile verso lo sport, i nostri tifosi e le future generazioni di velisti italiani". Ernesto Bertarelli, proprietario di Tudor Team Alinghi, evidenzia invece come la partnership rappresenti "l'impegno collettivo per elevare ulteriormente la vela sulla scena sportiva globale, restando fedeli alle tradizioni, ai valori e allo spirito competitivo dell'America's Cup". Dalla Francia, Stephan Kandler, co-Ceo di K-Challenge, rimarca infine che si tratta di "un'opportunità straordinaria per l'evento e per i team di crescere allo stesso livello delle principali proprietà sportive mondiali". 

I cinque team presenteranno ulteriori dettagli il 21 gennaio 2026 a Napoli, quando saranno annunciate anche le date dell'America's Cup Match. Le iscrizioni alla Louis Vuitton 38/a America's Cup resteranno aperte fino al 31 gennaio 2026, lasciando spazio a nuovi sfidanti pronti a entrare nel nuovo corso della Coppa nel 2027.