Rugby, Test Match: l’Italia strapazza la Russia 85-15

Gli Azzurri di Conor O'Shea superano comodamente la prova in vista dei Mondiali

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A San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) l’Italrugby supera alla grande il secondo Test Match in preparazione della Coppa del Mondo in Giappone del mese prossimo. Gli uomini allenati da Conor O’Shea affossano la Russia 85-15. Sugli scudi un attivissimo Matteo Minozzi e Tommaso Allan. Vanno in meta anche Morisi, Parisse, Bellini, Hayward, Ferrari, Padovani e Canna. Il prossimo appuntamento sarà il 30 agosto a Parigi contro la Francia.

Gara divertente e spettacolare. L’Italia va sotto al 4’ con una punizione di Gaisin che va direttamente tra i pali, ma passano solo meno di quattro minuti e gli Azzurri ribaltano subito il risultato: straordinaria cavalcata centrale di Morisi che finge il passaggio esterno per poi rientrare e trafiggere gli ex sovietici. Allan trasforma il 7-3. La partenza convincente dell’Italia prosegue sull’onda dell’entusiasmo; su una rimessa fulminea della nostra Nazionale, Campagnaro illumina, poi è bravo Parisse a seguire l’azione e a trovare la facile meta allo scoccare del quarto d’ora di gioco, che vale il 14-3 dopo la successiva trasformazione di Allan. La Russia poco dopo sorprende la prima linea di difesa italiana e Golosnitskii accorcia le distanze. Al 25’ Bellini viene trovato lateralmente su uno splendido raggruppamento degli azzurri e il padovano deve solo appoggiare il 19-8. Lo stesso Bellini vola in solitaria sulla destra, per la cavalcata solitaria: 26-8 dopo la successiva trasformazione di Allan. Minozzi realizza una meta di cattiveria pura (31-8). Gli Azzurri sono insaziabili: magnifico Steyn che spezza la catena difensiva russa e serve un cioccolatino ad Hayward per il 38-8 proprio allo scadere.
 
Un’Italia spregiudicata e aggressiva in attacco continua a schiacciare la Russia e trova un’altra meta con Allan, che poi trasforma il 45-8. Il risultato cambia nuovamente di lì a breve, perché ancora una stratosferica azione di pura fisicità dell’Italia permette a Ferrari di andare in meta: 53-8. Anche Padovani si iscrive a referto, colpendo ancora centralmente grazie ad un’invenzione di Braley. Minozzi, il più attivo di tutti, ci porta sul 64-8 con una cavalcata trionfale a metà del secondo tempo. Campagnaro intercetta bene e manda in campo aperto Padovani per l’undicesima meta italiana; Canna trasforma il 71-8. Gli azzurri non vogliono fermarsi e continuano a martellare con l’ennesima meta sulla corsia destra, ancora una volta a firma Minozzi. La Russia trova la meta del 78-15, ma il definitivo 85-15 arriva con Canna, che passa centralmente e poi converte. La vittoria non comporta un beneficio effettivo nel ranking mondiale ma è comunque un’importante iniezione di fiducia. Ora il prossimo 30 agosto sarà il momento della Francia allo Stade de France.

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