Nella mattina di giovedì sono riprese le ricerce di Daniele Nardi e Tom Ballard, i due alpinisti di cui si sono perse le tracce durante la scalata dell'inesplorato Sperone Mummery sul Nanga Parbat, la nona montagna più alta della Terra con i suoi 8126 metri s.l.m situata in Pakistan. L'elicottero di soccorso con a bordo Ali Sadpara, l'alpinista pakistano che conosce bene la montagna dopo averla scalata tre anni fa con Simone Moro in inverno, è decollato da Skardu alla ricerca dei dispersi.
L'elicottero ha sorvolato dapprima la parete Diamir e lo Sperone Mummery senza però avvistare nulla, dopo di che ha lasciato Ali Sadpara al campo base ed è tornato indietro per fare rifornimento. Successivamente una seconda ricognizione ha permesso di individuare la tenda di campo 3 invasa dalla neve. Nell'area sono state rilevate tracce di valanga sul pendio, cosa che sta ad indicare la pericolosità della zona.
In accordo con l'ambasciata italiana e con l'aviazione pakistana, i soccorritori hanno deciso che venerdì mattina, meteo permettendo, due elicotteri decolleranno da Skardu per dirigersi al campo base del K2 dove si trovano i quattro alpinisti russi, guidati da Vassily Pivtsov, che proveranno a rintracciare Nardi e Ballard.
Nanga Parbat, paura per Nardi e Ballard: individuata una tenda. Venerdì arrivano i soccorritori russi
Localizzato il Campo 3: nell'area ci sono segni di valanghe, nessuna traccia dei due alpinisti
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