ALPINISMO

Missione Patagonia 2025: Della Bordella special tutor del progetto Cai Eagle Team 

Il Club alpino italiano vara un progetto pluriennale che ha nel forte alpinista lombardo la sua figura di rifermento

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Missione Patagonia 2025: Della Bordella special tutor del progetto Cai Eagle Team  - foto 1
© Archivio Matteo Della Bordella

Trasmettere ai giovani le conoscenze tecniche e il patrimonio culturale fondamentali per diventare interpreti dell’alpinismo moderno. Promuovere lo sviluppo della pratica alpinistica tra i più giovani, offrendo a un selezionato gruppo di talenti l’opportunità di potersi esprimere al massimo del proprio potenziale, sulle difficoltà più elevate e sulle montagne più belle al mondo. Questo il manifesto e in buona sostanza l’obiettivo di Cai Eagle Team, il progetto presentato venerdì 10 febbraio presso la Sede centrale del Club alpino italiano a Milano che si avvale del talento e dell'esperienza di Matteo Della Bordella (uno dei più forti alpinisti a livello mondiale) e culmina in una spedizione alpinistica sulle montagne della Patagonia nel 2025, dopo due anni di un percorso formativo a tutto campo.

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© Archivio Matteo Della Bordella

Pensato dall’alpinista di fama internazionale Matteo Della Bordella insieme al Club alpino italiano (che finanzia interamente il progetto) e al Club alpino accademico italiano, Cai Eagle Team intende selezionare dodici giovani (ragazze e ragazzi) tra i diciotto e i ventotto anni, offrendo loro l’opportunità di sviluppare il proprio talento alpinistico grazie a un programma di formazione mirato ad una crescita di alto livello, con tutor selezionati tra i migliori alpinisti italiani e internazionali. Lo scopo finale? Diventare ottimi alpinisti e nell’immediato (o meglio al culmine del percorso formativo compreso tra aprile 2023 e dicembre 2024) guadagnarsi un posto nel gruppo che parteciperà alla spedizione alpinistica internazionale tra due anni (febbraio 2025) in Patagonia, anch’essa finanziata dal Club alpino italiano, sotto la guida di Della Bordella e di altri due esperti alpinisti.

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© Club Alpino Italiano

Oltre allo stesso Della Bordella, intervenuto proprio dalla Patagonia dove si trova per la spedizione invernale che ha già centrato un paio di importanti obiettivi, a fare gli onori di casa al lancio milanese dello storico ed al tempo stesso innovativo progetto sono stati il Presidente generale del Cai stesso Antonio Montani e Mauro Penasa, a sua volta Presidente del Club alpino accademico, Sezione nazionale che riunisce i soci Cai che hanno svolto attività alpinistica dilettantistica di particolare rilievo e intensità. Ecco le loro dichiarazioni:

“Sono veramente contento di vedere un progetto come questo prendere forma in Italia, in seno al Club alpino italiano. Non vedo l’ora di iniziare. Abbiamo molti giovani talenti che si muovono su vie dure e difficili in cerca della loro strada futura. Grazie a Cai Eagle Team spero di riuscire a scovare alcuni di questi giovani e di aiutarli a crescere attraverso la loro passione. Loro rappresentano il futuro per l’attività - tanto bella quanto assurda - dell’alpinismo. Ascolto da anni i racconti del mio amico Silvan Schüpbach, che in Svizzera porta avanti un percorso simile per conto del Club alpino svizzero e mi sono sempre detto che sarebbe bello riuscire a fare qualcosa del genere anche in Italia. Essere oggi qui insieme al Cai rappresenta un segnale importante, oltre che un’opportunità per tanti ragazzi e ragazze”. (Matteo Della Bordella)

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© Archivio Matteo Della Bordella

“Con questo progetto il Club alpino italiano vuole tornare ad essere protagonista dell’alpinismo di punta e lo fa partendo dai giovani più promettenti, puntando ad un percorso di crescita che ha come base i valori che da sempre ci contraddistinguono. Sono contento di condividere questo percorso con Matteo Della Bordella, non solo perché è uno dei più forti e talentuosi alpinisti nel panorama italiano, ma soprattutto perché incarna quei valori di esplorazione, solidarietà, sostenibilità e attenzione all’ambiente che da sempre appartengono al Cai e che vorremmo trasmettere alle nuove generazioni. Cai Eagle Team può rappresentare un importante spot promozionale dell'alpinismo di alto livello praticato dai giovani, invogliandone così altri a cimentarsi con una pratica in grado di immergere totalmente nell'ambiente naturale delle alte quote”. (Antonio Montani - Presidente generale del Cai)

“Dare la possibilità ai giovani di concentrarsi davvero sull’alpinismo di alto livello è il nocciolo di questa avventura. Da tempo lamentiamo la crisi di vocazione alpinistica, senza riuscire a mutare la tendenza che sposta l’interesse degli appassionati verso attività più vicine alla pratica sportiva. In questo modo chi arriva alla montagna - perché prima o poi ci si arriva - risulta mediamente ben preparato dal punto di vista tecnico, ma spesso ormai tutt’altro che giovane. Come conseguenza il nostro Club - quello Accademico - sta inesorabilmente invecchiando. Cai Eagle Team è quindi un’occasione da non perdere per portare su terreni di avventura ragazzi di buon livello sotto i trent’anni. Il suo atto finale - la spedizione in Patagonia - sarà per i partecipanti l’occasione di prendere confidenza con la realtà extraeuropea (di difficile approccio per un giovane) e verificare la solidità delle consapevolezze acquisite durante il percorso di crescita”. (Mauro Penasa - Presidente del Club alpino accademico)

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© Club Alpino Italiano

Il programma di Cai Eagle Team prevede - tra il mese aprile 2023 e quello di dicembre 2024 - sei settimane di attività in varie zone delle Alpi (dalla Grigna alle Dolomiti, dal Monte Bianco alla Valle Orco, fino ad arrivare all'Oberland Bernese), incentrate su alpinismo, arrampicata (roccia, ghiaccio e misto, in fessura) e sull'eventuale apertura di una nuova via. Accademico del Cai e membro dei Ragni di Lecco (gruppo del quale è stato anche presidente), Della Bordella è la figura di riferimento (se vogliamo il faro) del progetto, il cui scopo è quello di trasmettere ai partecipanti le conoscenze tecniche e il patrimonio culturale che devono far parte del patrimonio di conoscenze e di esperienze di un interprete dell’alpinismo moderno. Sulla base della valutazione delle capacità tecnico/alpinistiche, caratteriali e logistiche, al termine delle settimane di formazione il contingente iniziale affidato alle cure di MDB e dei suoi collaboratori sarà ulteriormente scremato e dimezzato. Verranno quindi selezionati i sei componenti (ragazze e ragazzi) che formeranno il team della spedizione extraeuropea, mirata a compiere salite di prestigio in Patagonia nel febbraio 2025.

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© Archivio Matteo Della Bordella

Ciascuna delle sei settimane di preparazione prevede incontri teorici da affiancare alla pratica della specifica attività prevista, oltre a momenti di approfondimento di natura storico/culturale, su temi di ampio respiro come la gestione del rischio e della sicurezza. Particolare importanza rivestirà il focus sul legame tra alpinismo e comunicazione, elemento sempre più importante per chi oggi vuole svolgere attività di alto livello. Oltre a quelli di Matteo Della Bordella, le sei settimane vedranno l’intervento di alcuni dei migliori alpinisti italiani e internazionali, mentre i momenti riguardanti la storia e la cultura saranno affidati a giornalisti, scrittori, storici e a personaggi di spicco dell’alpinismo. I dodici partecipanti saranno selezionati su base curricolare e mediante un test delle capacità alpinistiche della durata di due giorni, programmato per la fine marzo sulle montagne della Val D’Ossola (Piemonte). Per iscriversi c'è tempo fino al 15 marzo 2023. Gli interessati possono trovare tutte le informazioni per l’invio della loro candidatura nella sezione apposita, direttamente accessibile dalla homepage della pagina web www.cai.it. Sotto ogni punto di vista insomma il progetto Cai Eagle Team rappresenta un’esperienza ed al tempo stesso un'opportunità unica nel suo genere.

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© Club Alpino Italiano

Aspetto tutt’altro che marginale o secondario, quello economico è di fatto uno dei punti di forza dell’intera iniziativa. Il progetto Cai Eagle Team è interamente finanziato dal Club alpino italiano, sodalizio che - insieme al Club alpino accademico - crede fortemente nell’importanza di offrire un’opportunità alle nuove generazioni, perché possano avere i mezzi attraverso cui mostrare e sviluppare il proprio talento. Il percorso formativo non prevede costi vivi per i partecipanti, salvo quelli relativi agli spostamenti per raggiungere le diverse località di svolgimento delle settimane formative. Allo stesso modo, anche la spedizione Patagonia 2025 non prevede costi fissi a carico degli elementi selezionati. I dodici partecipanti alle settimane di formazione, cosiccome i sei ammessi alla spedizione in Sudamerica, saranno semplicemente tenuti al tesseramento Cai e alla stipula dell'assicurazione in attività personale che il Cai mette a disposizione dei propri soci, nonché all'assicurazione per attività extraeuropea per il periodo della spedizione.

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