SPORT OUTDOOR

Da Calcutta all'Everest passando ... per La Thuile

Si avvicina la partenza del campione di endurance Nico Valsesia per Calcutta, "chilometro zero" di un'avventura che lo porterà fino al Campo Base dell'Everest, con la possibilità di raggiungere poi il Tetto del Mondo.

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Chiamarla impresa per lui - se non proprio un errore - è come minimo un’inesattezza, qualcosa che ne tradisce addirittura lo spirito. Un’avventura, invece. Lui è Nico Valsesia. “Lei”, l’avventura in questione, è il nuovo episodio di “From 0 To …”. In questo caso, “From 0 To Everest”. Quindi aboliamo la definizione “impresa”, adottiamo da qui in avanti “avventura” ma … ci permettiamo di aggiungere “progetto”.  

Sì perché dietro al viaggio che il “nostro” si prepara ad affrontare ci sono appunto progettualità, preparazione, un’attitudine mentale assolutamente fuori dal comune. Che Nico ha già messo in campo … negli episodi precedenti: From 0 To Monte Bianco … Aconcagua … Elbrus … Kilimanjaro … Monte Rosa. Itinerari “monstre” ad unire alcuni dei “terzi poli” più importanti del pianeta con la costa marina (quota zero, appunto) più vicina. 

Più vicina … per modo di dire …

Viaggiando in sella ad una bici e poi a piedi: corsa, trekking, alpinismo. Avventura, appunto!

L’occasione per approfondire la conoscenza con Nico, con i suoi viaggi, con il suo modo di essere, arriva grazie all' invito a moderare la serata di presentazione del progetto, in programma il primo sabato di febbraio. Invito inatteso (e per questo ancora più gradito) da parte del Consorzio degli Operatori Turistici di La Thuile, la località turistica valdostana che farà da teatro alla giornata stessa. Inizio da subito a prepararmi, anche divorando “La fatica non esiste”, il libro nel quale Nico racconta le sue esperienze outdoor iniziate con lo sci, per poi allargarsi alla corsa in montagna, all'ultratrail, al ciclismo (estremo) ed all’alpinismo. Volumetto agile che Nico mi dona all'inizio dello scorso mese di dicembre a Monza, al termine della nostra prima riunione conoscitiva, alla quale partecipano Renato Piumatti (la vera anima dell’iniziativa) e la super efficiente Rosanna Cognetti. Ritrovo tutti e tre il primo giorno di febbraio subito dopo il mio arrivo a La Thuile. Il tempo di riprendere confidenza con il panorama circostante (… a memoria, perché la giornata è parecchio grigia e nebbiosa - ma la montagna è affascinante anche così) ed ecco che – dodici mesi dopo la conferenza di Marco Confortola - sono di nuovo qui, davanti ad una persona che fa quello che molti di noi vorrebbero fare: frequentare la montagna spesso e volentieri. Nel caso di Nico, ogni minuto trascorso lontano dal negozio di bici che gestisce insieme al fratello nella sua Borgomanero, in provincia di Novara.

Alla serata di presentazione di “From 0 To Everest” mancano diverse ore. Un'attesa che "inganniamo" salendo alla stazione di monte della funivia di Les Suches: uno spettacolare pianoro 2300 metri di quota, dal quale la vista abbraccia panorami da togliere il fiato: dal massiccio del Rutor (che separa la Valle di La Thuile dalla Valgrisenche) alle Alpi della vicina Francia. Dal vicinissimo Monte Bianco fino al lontano Cervino, del quale nelle giornate di tempo sereno da quassù si vede la sezione sommitale. Nico è già in assetto “avventuroso” e, in mezzo alle forti raffiche di vento che fanno vorticare i fiocchi di neve (praticamente in orizzontale …) anticipa i temi serali ad una interessatissima platea di bambini e ragazzini, allievi della Scuola di Sci di La Thuile. Le loro domande, scoprirò a fine giornata, risulteranno le più impertinenti, stranianti e centrate!

Poi Nico imbarca nella cabina della funivia la sua "gravel"  (un ibrido tra bici da corsa e mountain bike) e tutti insieme facciamo ritorno a valle, dove incontriamo la “guest star” di questa occasione: Giovanni Storti del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, che di Nico Valesia è amico da tempo ed anche “special motivator” (ma poi si dirà così ...?). Ne approfittiamo per girare una gag sulla neve che potrà tornarci utile per un servizio televisivo.

Poi arriva il “liberi tutti“. Il gruppo si scioglie in attesa del clou del programma. La serata avrà luogo nella Sala Conferenze dell’Hotel Planibel, a due passi dalla funivia e dall’arrivo delle piste. Appena più in là si trova invece il rinnovato parterre della mitica pista numero 3, una "nera" tra le più ripide al mondo, intitolata a Franco Berthod sulla quale – nel weekend a cavallo tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo - andranno in scena un SuperG ed una combinata alpina della Coppa del Mondo femminile. E con lo strepitoso stato di grazia della nostra Valanga Rosa, il weekend sarà sicuramente uno di quelli da incorniciare. Oltre a segnare il ritorno del Circo Bianco a La Thuile dopo quattro stagioni di assenza, colmate però (nel 2017 e nel 2019) dalla Coppa del Mondo di Telemark. Per dire della vocazione sportiva di La Thuile che a fine marzo vedrà il passaggio sul suo territorio del Tour du Rutor Extreme, tappa del prestigioso circuito scialpinistico della Grande Course. Senza dimenticare il passaggio del Giro d’Italia 2019 (nel corso della tappa Saint Vincent-Courmayeur) proprio a La Thuile che. nell’ormai lontano 2006, era stata sede d’arrivo della tappa partita da Alessandria.

La sala conferenze registra il più classico dei “tutto esaurito”. La serata ha inizio e si sviluppa tra domande e risposte, aneddoti e riflessioni, partendo da “From 0 To Everest" dai suoi dettagli operativi, dalle sue motivazioni, per poi andare a ritroso nella “carriera” di Nico, per cercare di capire meglio cosa l’abbia portato oggi qui, cosa lo porterà la prossima primavera là, in India e poi in Nepal, partendo da una megalopoli come Calcutta con destinazione il Campo Base dell’Everest e, nelle intenzioni, gli iconici ottomilaottocentoquarantotto metri di quota del Tetto del Mondo. Sul palco anche Giovanni, attivamente coinvolto nella conversazione, cosiccome lo sarà nel viaggio-avventura di Nico, e sempre pronto a regalare battute e sorrisi. Le parole si alternano alle immagini, l’intervista ai video che raccontano i viaggi del passato.

Lasciamo alla seconda parte della conferenza l’altro "fronte" dell’attività sportiva di Nico: quello relativo alla bicicletta ed in particolare alle cinque partecipazioni alla RAAM, la Race Across America, una traversata nonstop degli Stati Uniti d’America dalla West alla East Coast, che Nico ha affrontato cinque volte tra il 2003 ed il 2014, con un secondo posto (nel 2006), un terzo, un quinto ed un sesto ed “arrendendosi” una sola volta ai cinquemila chilometri di quella che può essere considerata la prova endurance più dura – appunto – al mondo. La nostra nonstop di La Thuile si avvia alla conclusione dopo un paio d’ore godibilissime ed interessanti. Lascio come sempre in questi casi la parte finale della serata alle domande del pubblico in sala: che arrivano numerose, interessanti, competenti. Poi rimane solo il tempo per l’intervista televisiva e, a sala ormai deserta, oltre la mezzanotte, per gli accordi con Nico ed il suo staff sulle nostre intenzioni di seguire su sportmediaset.it la fase culminante della preparazione in vista del via di “From 0 To Everest” e poi il viaggio stesso. Appuntamento con Nico quindi ... su questi schermi, nei mesi di aprile e maggio!

 

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