STRADE BIANCHE

Strade Bianche, trionfo di Van Aert a Piazza del Campo. Formolo buon secondo  

Il belga della Jumbo-Visma scatta a 12 chilometri dall'arrivo e conquista la prima corsa dell'Uci World Tour dopo lo stop. Piazza d'onore per il campione italiano, quarto Bettiol

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Wout Van Aert conquista la 14esima edizione della Strade Bianche, classica che segna la ripartenza ufficiale del calendario Uci World Tour dopo oltre quattro mesi di stop. Il belga della Jumbo-Visma arriva da solo in Piazza del Campo, sfruttando al meglio l’attacco portato a 12 chilometri dal traguardo. Secondo Davide Formolo, che batte Schachmann nella volata per la piazza d’onore. Quarto l’altro italiano Alberto Bettiol.

La classica con arrivo e partenza a Siena rimette finalmente in moto il programma Uci World Tour, dopo quattro mesi e mezzo di rinvii e cancellazioni. Una gara decisamente difficile da portare a casa: dei 184 chilometri totali, oltre 60 sono dislocati su undici settori di sterrato, e come se non bastasse il caldo pomeriggio toscano regala punte di 37 gradi e mezzo. Nonostante le difficoltà, c’è chi ci prova già da subito: è il caso di Simon Pellaud, svizzero della Androni Giocattoli-Sidermec, che si segnala per un lungo tentativo di fuga, prima da solo e poi con un gruppetto raggiunto a circa 50 chilometri dall’arrivo. Sulla salita di Monte Sante Marie, prova l’allungo Jakob Fuglsang (Astana), un’azione che manda in crisi il detentore della corsa, Julien Alaphilippe (Deceuninck-Quick-Step), oltre al favorito di giornata Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix) e a un possibile protagonista come Peter Sagan (Bora-Hansgrohe). Dopo la salita, Fuglsang viene raggiunto da cinque inseguitori: si tratta di Wout Van Aert (Jumbo-Visma), Greg Van Avermaet (Ccc Team), Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe) e i due italiani Davide Formolo (campione nazionale in forza alla Uae-Emirates) e Alberto Bettiol (Education First).

La gara si anima negli ultimi 20 chilometri: Schachmann ci prova con uno scatto secco all’altezza di Monteaperti, Van Aert lo segue, gli altri restano tutti a distanza tranne Fuglsang e Van Avermaet, che cedono a breve distanza l'uno dall'altro. L’azione decisiva arriva a 12 km e mezzo dal termine, all’ingresso nel territorio di Siena: Van Aert, che sullo sterrato non è certo l’ultimo degli arrivati, scatta. Rispondono Schachmann e Bettiol, ma restano a non meno di 9 secondi e si fanno raggiungere da Formolo. Gli ultimi chilometri sono una vera e propria passerella per Van Aert, che restste all’ultimo muro e arriva in una Piazza del Campo limitata a 300 spettatori alzando le braccia al cielo in segno di vittoria. Bravissimo Formolo, che nella volata per il secondo posto non lascia scampo a Schachmann, terzo. Termina quarto, a pochi secondi di distanza dal podio, un tenace Bettiol. A Siena c'è chi festeggia e chi, invece, chiude una giornata da dimenticare: è il caso di Vincenzo Nibali, vittima di due forature e di una caduta nelle prime fasi della corsa. Lo Squalo si è ritirato a scopo precauzionale a causa di un dolore alla mano sinistra.

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