CICLISMO

Giro d’Italia 2022, decima tappa: favola Girmay a Jesi, primo storico successo per un africano nella Corsa Rosa

Il corridore eritreo compie l’impresa e brucia al fotofinish Van der Poel in un leggendario testa a testa: "Grande storia". Lopez Perez sempre leader

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Una nuova pagina di storia del ciclismo al Giro d’Italia 2022: nella decima giornata di gare Biniam Girmay trionfa sul percorso da Pescara a Jesi della 105esima edizione e diventa il primo corridore africano a conquistare una tappa nella corsa tricolore. Una vittoria da favola per l’eritreo che riesce a superare al fotofinish, dopo un incredibile testa a testa nei metri finali, un campione come Van der Poel. Lopez Perez resta maglia rosa.

Biniam Girmay riscrive letteralmente la storia del Giro d’Italia e inserisce un pizzico d’Africa nella leggenda del ciclismo mondiale. Il corridore eritreo conquista la decima tappa da Pescara a Jesi e diventa il primo ciclista del continente nero a tagliare per primo il traguardo in una frazione della corsa rosa. Ma non solo, perché Girmay sigla un trionfo leggendario bruciando la fotofinish il fenomeno Van der Poel dopo un emozionante testa a testa negli ultimi metri. Davvero incredibile e storico quanto successo nelle Marche, mentre maglia rosa resta lo spagnolo Juan Pedro Lopez Perez. Pronti via e si crea subito una fuga a tre con Naesen, Bais e l’italiano De Marchi. Il terzetto non molla e conduce, il gruppo alle spalle però non molla e piano piano si avvicina agli uomini in fuga.

A 25 chilometri dall’arrivo Naesen e Bais vengono riassorbiti dal gruppo, resiste invece Alessandro De Marchi che con un’azione da campione scappa in solitaria. La fuga dell’azzurro dura però solo cinque chilometri, perché il plotone in cui figurano tra gli altri anche Van der Poel e Pozzovivo si ricompatta con De Marchi e gli ultimi chilometri sono un susseguirsi di attacchi, tattiche e tentativi di fuga. Commovente anche Vincenzo Nibali che non molla il gruppo di testa, Yates scalpita e Van der Poel è guardingo. Una trentina di corridori pronti a scattare quando mancano circa sette chilometri al traguardo, si gioca di squadra, Nibali e Ciccone attaccano ma è davvero un testa a testa che coinvolge decine di campioni. Quando mancano quattro chilometri arriva però l’accelerata che non ti aspetti, non tanto perché la mette a segno Van der Poel, ma perché l’olandese scatta in discesa.

Sembra fatta ma alle spalle arrivano proprio Girmay, Carapaz e Landa: riecco la lotta ruota a ruota. Si decide tutto al fotofinish e la zampata vincente è proprio di Girmay con un’azione da vero fenomeno che non lascia scampo a Van der Poel che può solo congratularsi e abbracciare il suo avversario. Domani undicesima tappa, 203 chilometri da Santarcangelo di Romagna a Reggio Emilia.

GIRMAY: "GRANDE STORIA PER TUTTI GLI AFRICANI"
"E' una giornata straordinaria, la prima vittoria alla mia prima grande corsa a tappe, è una grande storia per tutti gli africani al Giro". Queste le prime parole di Biniam Girmay al traguardo. "L'errore in curva? Pensavo ci fosse un rettilineo, c'è stata una curva a sinistra, ma sono riuscito a tornare davanti e a controllare bene la bici ed è stato facile rientrare. Abbiamo fatto quasi 400 metri, sono partito presto ma quella con Van der Poel è stata davvero una volata stupefacente e una vittoria speciale. Tre giorni fa ne avevo parlato di questa tappa. Fin dall'inizio l'Alpecin ha cercato di partire, ma la mia squadra è forte. E tutto è possibile", ha aggiunto.

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