IL PROCESSO

Cipollini, il pm chiede due anni e 6 mesi per lesioni alla ex moglie

L'ex campione di ciclismo si difenderà il 13 luglio, quando la sua difesa sosterrà l'arringa

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© ipp

Il pm Letizia Cai di Lucca ha chiesto due anni e 6 mesi di condanna per l'ex campione iridato di ciclismo Mario Cipollini, imputato in un processo per lesioni personali e minacce alla ex moglie Sabrina Landucci. Nel dettaglio, il pm nella requisitoria ha calibrato la richiesta su due anni per le lesioni e le minacce alla ex moglie, e altri 6 mesi, invece, per le minacce all'attuale compagno della donna, l'ex calciatore Silvio Giusti.

L'accusa ha ripercorso i fatti riferiti dalla stessa Sabrina Landucci, dal fratello, ex portiere di calcio Marco Landucci, e dallo stesso Giusti. Cipolllini ha sempre respinto le accuse, sia negando di aver usato violenza alla donna sia di averle puntato contro una pistola. Prossima udienza il 13 luglio quando la difesa di Cipollini sosterrà la sua arringa.

Il pm Letizia Cai ha fatto un preciso resoconto finale delle testimonianze raccolte nelle udienze precedenti rievocando i punti salienti del processo: fra questi il racconto della stessa Sabrina Landucci corroborato da testimonianze relative a quanto accaduto fra gli anni 2016 e 2017. La richiesta di rinvio a giudizio si basa su "una serie di atti lesivi dell’integrità fisica e psichica dell'ex moglie con pugni, schiaffi, calci, con lesioni e minacce di morte": per l'accusa l'episodio più grave è quello avvenuto a inizio 2017, nella palestra dove la donna lavora. Diverse persone hanno testimoniato di aver visto Mario Cipollini aggredire la ex moglie. Dopo quel pomeriggio Sabrina Landucci andò in ospedale ed ebbe una prognosi di 7 giorni in seguito alla quale si decise a sporgere denuncia nei confronti dell'ex marito. Cipollini ha sempre negato gli addebiti spiegando in particolare che quel giorno si era limitato a prenderla per un polso durante una discussione relativa ai figli

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