La maggior parte dei partecipanti alla competizione in programma a Villena ha dato forfait non appena è stato annunciato la presenza della Commissione Spagnola per la Luta Antidopagem no Desporto (CELAD)
di Marco Cangelli© Ruben Vico
Quanto accaduto al sesto appuntamento del Torneo Interclub Vinalopó ha dell'incredibile. Non appena si è arrivato l'annuncio della presenza della Commissione Spagnola per la Luta Antidopagem no Desporto (CELAD), 130 dei 182 partecipanti alla competizione ciclistica in programma a Villena (Spagna) ha alzato bandiera bianca e ha annunciato il proprio ritiro. Un dato che non è passato inosservato considerato che soltanto in 52 hanno giustificato la mancata ripartenza e che soprattutto fa pensare all'applicazione di metodi tutt'altro che legali per affrontare una competizione.
Una brutta pagina per il ciclismo quella riportata dal portale Ciclo 21 e che ha spinto a intervenire anche Álvaro Marzá, secondo classificato e con all'attivo diverse partecipazioni ai Campionati Spagnoli sia in linea che a cronometro: "Controllo antidoping a Villena = forature e ritiri. Non è una formula matematica, è pura realtà. Vediamo se prendiamo misure perché questo è puro peccato".
Posti davanti al fatto compiuto, gli organizzatori hanno deciso di prendere le distanze pubblicando un lungo comunicato nel quale viene ribadita l'adesione alle regole antidoping previste dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI), ma soprattutto la volontà di combattere una piaga che ha troppo spesso infangato l'immagine di questa disciplina.