A BUDAPEST

Mondiali di atletica: Fabbri è argento nel peso, Stano si ritira nella 20km

Weir delude dopo il secondo posto nelle qualificazioni, ma il toscano va a medaglia nella gara vinta da Crouser: il suo 22.34 vale la prima medaglia azzurra

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L'Italia sorride per la prima medaglia nei Mondiali di atletica di Budapest, grazie a Leonardo Fabbri. Il toscano, che si era qualificato con la 12a misura, conquista uno strepitoso argento nel getto del peso con la misura di 22.34. L'oro va a Ryan Crouser, che con 23.51m sfiora il record del mondo, mentre Zane Weir delude ed è fuori dalla top-8. Ritiro per Massimo Stano nei 20km di marcia, vinti da Alvaro Martin, mentre la 4x400 mista è out in batteria. 

a prima medaglia azzurra nei Mondiali di Budapest arriva dal getto del peso, ma non da quello Zane Weir che si era qualificato con la seconda misura e uno strepitoso 21.82m nelle qualificazioni. L'azzurro delude, terminando fuori dalla top-8 con due nulli e un esiguo 19.99m, mentre Leonardo Fabbri va ogni aspettativa. Decisivo proprio il terzo lancio, che lo issa sorprendentemente al secondo posto con la misura di 22.34m, migliorando il precedente lancio di un metro. Il toscano realizza così la seconda miglior prestazione italiana di sempre e sogna anche l'oro, sfiorando i 23m nei due nulli seguenti. Nulla da fare però contro un Ryan Crouser mostruoso, che era già saldamente in testa con 22.98m e nell'ultimo lancio arriva a 23.51m, sfiorando di cinque centimetri il suo record del mondo. Oro allo statunitense, argento a Fabbri e bronzo all'altro americano Kovacs (22.12).

"Questo momento qui l'ho sognato tante volte. Poi mi svegliavo e iniziavo a lavorare duro per raggiungerlo. E questo giorno è arrivato. Mi dispiace ho fatto un nullo che era lungo, ma sono contento, perché a me piace leggere su Facebook, ho fatto lo screenshot a tutti i commenti che mi hanno fatto 'Fabbri non vince nulla al Mondiale', ora ho vinto questa medaglia anche per loro, scusate la polemica", le parole di Fabbri.

MARCIA: DELUSIONE PER STANO
Si apre nel segno della Spagna l'edizione 2023 dei Mondiali di atletica. A Budapest, infatti, a trionfare è l'iberico Alvaro Martin, che vince l'oro dominando la seconda parte di gara, con l'argento che va alla Svezia rappresentata da Perseus Karlström. Lo scandinavo rimonta infatti il brasiliano Caio Bonfim che deve invece accontentarsi del bronzo. La finale cambia nel giro di pochi metri: la prima metà è dominata da Kōki Ikeda, che stacca il gruppo di inseguitori che comprende, almeno inizialmente, anche Massimo Stano e Francesco Fortunato. Il giapponese, però, crolla nell'ultima parte lasciando spazio alla rimonta di Martin, che arriva indisturbato e trionfante al traguardo di Piazza degli Eroi fermando il tempo in 1h17'32". L'attenzione si concentra così sulla lotta per l'argento: la spunta Karlström (1h17"39), che sfrutta anche l'eccessiva attenzione di Bonfim (1h17'47") dovuta alla doppia proposta di squalifica. Secondo posto, dunque, per lo scandinavo. Finisce male, invece, per l'Italia: a 3 km dal traguardo, si ritira Massimo Stano. Il campione olimpico, mai davvero in gara, decide di fermarsi per evitare ulteriori sforzi e arrivare scarico al grande obiettivo: i 35 km. Undicesimo posto, invece, per Francesco Fortunato in 1h19'01", mentre Andrea Cosi chiude trentesimo (1h23'28").

SALTO IN LUNGO: LARISSA IAPICHINO IN FINALE
Sesta misura, invece, per Larissa Iachipino nel salto in lungo: lotterà per una medaglia grazie al suo 6.73 realizzato nella qualificazione. La migliore è l'americana Tasa Davis-Woodhall con il suo 6.87. Si qualificano per le semifinali dei 1500 femminili Gaia Sabbatini e Sintayehu Vissa, che firma anche il suo miglior tempo personale (4'02"15). Eliminata, invece, Ludovica Cavalli.

SALTO TRIPLO: IHERNEJE IN FINALE
Solo uno degli atleti italiani vola alla finale. Si tratta di Emmanuel Ihemeje, che ottiene la settima misura con 16.91m. Nulla da fare per Tobia Bocchi, che chiude in 13a posizione ed è eliminato.

ELIMINATA NELLE BATTERIE LA 4X400 MISTA
Nelle gare su pista, la spedizione azzurra incassa invece la delusione dell'eliminazione dalla 4x400 mista: il quartetto composto da Lorenzo Benati, Ayomide Folorunso, Riccardo Meli e Alice Mangione chiude sesto e non raggiunge la finale. 

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