MONDIALI ATLETICA

Mondiali Atletica: Larissa Iapichino subito fuori nel salto in lungo

La figlia di Fiona May non va oltre il 6.60 che non le vale la qualificazione

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© afp

Delusione cocente per Larissa Iapichino, subito fuori ai Mondiali di atletica di Eugene. L'azzurra esce nella qualificazione del lungo con la misura di 6,60 (-0.4) al terzo salto dopo due nulli, mentre Elisa Di Lazzaro non supera la batteria nei 100hs con 13.16 (-0.4). Per Larissa Iapichino è un'altra esperienza internazionale di cui potrà far tesoro: ha ancora soltanto vent'anni e una vita davanti. La qualificazione dell'azzurra nel lungo si complica tremendamente con i primi due salti nulli, ed è già al dentro-fuori al terzo ingresso in pedana, senza più la possibilità di sbagliare, una situazione già conosciuta e affrontata in passato, per certi versi simile al turno iniziale degli Euroindoor di Torun 2021 quando poi si esaltò nel salto conclusivo dopo due tentativi opachi: stavolta la fiorentina firma un dignitoso 6,60 (sfavorita da un vento in faccia di -0.4), a soli quattro centimetri dallo stagionale degli Assoluti di Rieti, una misura che in quel momento la colloca al decimo posto e la mantiene in corsa. 

Peccato che almeno tre pretendenti di prima fascia debbano ancora superare il "taglio": in successione ci riescono la nigeriana Ese Brume, la britannica Jazmin Sawyers e la serba iridata indoor Ivana Vuleta (Spanovic), idolo di Larissa da ragazzina, quando spensierata iniziava a stupire l'Europa con i suoi decolli e il talento di cui è naturalmente dotata.

Il 6,64 della brasiliana Leticia Oro Melo, ultima delle qualificate alla finale di domenica, le toglie almeno la beffa di risultare la prima delle escluse con lo stesso 6,60 dell'americana Jasmine Moore. Il piazzamento finale è il quattordicesimo, le riflessioni spettano a lei: "Questa gara fa parte del mio percorso di crescita, mi servirà di lezione - commenta - Sono dispiaciuta, sentivo di poter dare un contributo maggiore a questo Mondiale viste le mie condizioni e la stabilità tecnica e mentale che da tanto non ritrovavo. La testa era qua in pedana. Ora vedo tutto nero ma non posso rimproverarmi nulla".

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