Il campione del mondo dei 100 metri di Eugene 2022 da definitivamente l'addio alla sua carriera aderendo a un evento contrario ai più basilari principi etici sportivi
di Redazione Sprintnews© Getty Images
Fred Kerley, velocista statunitense, ha deciso proprio durante lo svolgimento dei campionati del mondo di Tokyo di comunicare la sua adesione agli Enhanced Games, una nuova manifestazione programmata per il maggio del 2026 a Las Vegas che prevede lo svolgimento di gare di atletica, nuoto e sollevamento pesi, dove gli atleti potranno partecipare senza l'obbligo di sottoporsi ad alcun controllo antidoping tradizionale, e per questo motivo già ribattezzata quale le Olimpiadi del doping.
La decisione del 30enne sprinter USA, campione del mondo sui 100 metri a Eugene 2022, ma anche argento olimpico a Tokyo 2021 sulla stessa distanza dietro a Marcell Jacobs, oltre che bronzo sempre a cinque cerchi a Parigi 2024, rappresenta di fatto il suo addio all'atletica agonistica ufficiale in un 2025 per lui folle, che l'ha visto due volte fermato dalla polizia di Miami a gennaio e maggio per resistenza a pubblico ufficiale, e poi soprattutto la sospensione da parte dell'agenzia antidoping per aver saltato tre controlli senza giustificazione, preceduta dalla rinuncia alla partecipazione ai Trials statunitensi e quindi alla possibilità di partecipare ai mondiali, motivata dal fatto che volesse prendere un periodo di riflessione.
Kerley è il primo atleta di reale valore dell'atletica a seguire questo progetto contrario ai più basilari principi etici sportivi, ricordando come invece nel nuoto abbia aderito il britannico Ben Proud campione del mondo nel 2023, argento a Parigi 2024 e argento Mondiale a Singapore proprio lo scorso mese.
LE DICHIARAZIONI DI KERLEY IN UN POST SU INSTAGRAM
"Non vedo l’ora di iniziare questo nuovo capitolo e di gareggiare agli Enhanced Games. Il record del mondo è sempre stato l’obiettivo finale della mia carriera. Ora ho l’opportunità di dedicare tutte le mie energie a superare i miei limiti e diventare l’uomo più veloce di sempre”
Parole che non lasciano spazio ad alcun tipo di commento e che anzi dovrebbero essere ignorate per evitare di dare troppo risalto a una manifestazione di carattere esclusivamente commerciale, fondata dall’imprenditore australiano Aron D’Souza e promossa peraltro a febbraio 2025 da Donald Trump Jr, che prevede premi stratosferici sia per i vincitori di ogni gara, si parla di 250.000 dollari e addirittura di 1 milione di dollari per chi riuscisse a fare meglio di un record del mondo ufficiale.
© Grana/Fidal
Per dovere di cronaca va evidenziato come gli organizzatori abbiano garantito prima delle gare controlli medici adeguati all'assunzione di sostanze vietate dalle normali regolamentazioni antidoping, in pratica ci si potrà dopare sotto controllo medico e in tal senso i sostenitori del progetto argomentano come la competizione possa essere vista quale una forma di sperimentazione controllata, dando spazio ad atleti che ritengono le regole antidoping troppo restrittive o ingiuste, ma questo ovviamente non più vero sport.
Unanime da quando fu annunciato l'evento le reazioni contrarie di tutti principali organismi sportivi mondiali, a cominciare per quanto riguarda l'atletica da World Athletics con il suo presidente Sebastina Coe, ma anche naturalmente la WADA (Agenzia Mondiale Antidoping), per quella che è una reale, pericolosa e irresponsabile minaccia alla salute degli atleti, oltre che alla credibilità dello sport come impresa basata sull’impegno e sui più elementari principi morali.