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Atletica, duro sfogo di Antonella Palmisano: "Sono stanca, pretendo rispetto"

L'oro olimpico di Tokyo contro la Federazione: "Ennesima presa in giro, le mie vittorie cancellate come se non fossero mai esistite". Ariva la risposta di Mei: "Mai fatto figli e figliastri, abbiamo pubblicato il post senza guardarlo..."

01 Ott 2025 - 17:31
 © Getty Images

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"Sono stanca. Stanca delle mie medaglie silenziose, di una marcia trattata come uno sport di serie B". È durissimo lo sfogo di Antonella Palmisano in un lungo post sui propri profili social in cui la marciatrice azzurra rivendica rispetto per le sue imprese, non ultima la medaglia d'argento ai Mondiali di Tokyo. "Questa sera ho assistito all'ennesima presa in giro: European Athletics e i responsabili della comunicazione della Federazione hanno ripostato un post di Birmingham per annunciare gli Europei 2026 e, ancora una volta, tra le medaglie di Tokyo 2025 la mia non c'è. Prontamente, dopo la mia chiamata al Presidente e grazie al suo intervento questo post è stato rimosso", ha esordito Palmisano. "Non è la prima volta. È sempre così. La mia disciplina è ignorata, le mie vittorie cancellate come se non fossero mai esistite. Sono stanca. Stanca delle mie medaglie silenziose, di una marcia trattata come uno sport di serie B, di un DT che dimentica di nominare la mia medaglia nel bilancio della squadra alla conferenza stampa e neanche riportato nel sito della Fidal", ha attaccato.

"Stanca di questa mancanza di rispetto continua e sistematica, che ormai non è più una svista: è una scelta. Ho vinto per l'Italia, ho portato il tricolore sul podio, ho dato tutto ogni singola volta… eppure sembra che per qualcuno non valga nulla", ha proseguito la campionessa olimpica di Tokyo. "Forse l'allora presidente del Coni, Giovanni Malagò, comprese realmente la mia battaglia e la mia delusione. Beh, non starò più zitta. Pretendo rispetto. Pretendo che il mio nome e la mia storia vengano ricordati. Perché se oggi l'atletica italiana può vantare certe medaglie, è anche grazie a me. E chi continua a far finta di non vederle dovrebbe solo vergognarsi", ha concluso Palmisano.

© instagram

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MEI RISPONDE A PALMISANO
A poche ore dallo sfogo della Palmisano, arriva la risposta del presidente della Fidal Stefano Mei: "Antonella mi ha chiamato ieri per dirmi che c'era questo problema (la sua assenza nel post social utilizzato da Birmingham 2026 per lanciare i prossimi campionati europei, ndr). Io non me ne ero accorto e in effetti tra i tanti volti non c'era il suo. Era però un post originario di Birmingham che abbiamo preso in default, senza guardare - ha dichiarato ai microfoni di Italpress - Non c'era alcuna intenzione da parte nostra, l'ho fatto levare subito e segnalato a chi di dovere, tanto che è stato cambiato. Più di così non posso fare".

Poi Mei ha provato a spegnere le polemiche: "Non mi sono mai sognato di fare figli e figliastri. C'è meritocrazia nell'atletica, ma le medaglie dello stesso colore sono tutte uguali. Da questa polemica mi tiro fuori, per me il problema non esiste, poi non posso comandare media o sponsor. Anche a me, quando correvo i diecimila, mi giravano le scatole quando c'era più attenzione sui cento metri".