Giro: Clarke, Porte e la ruota...

L'aiuto del ciclista australiano al connazionale costa caro: "Le regole sono regole"

  • A
  • A
  • A

L'aiuto che Simon Clarke ha dato al connazionale Richie Porte durante l'ultima tappa del Giro d'Italia non è passato inosservato. Con il senno di poi Clarke ha rivelato: "So che non si può lavorare insieme come squadra e, se capita di nuovo, non lo faccio più". Mentre l'amico-rivale ha chiarito così il suo punto di vista: "I miei compagni mi hanno aiutato e penso che quella fosse una grande immagine di ciclismo. Ma le regole sono regole".

I due ciclisti, Porte del Team Sky, Clarke del l'Orica GreenEdge, sono stati penalizzati per un comportamento apparentemente innocuo, ma che comunque va contro il regolamento. Immagini che fanno pensare quelle che arrivano dalla tappa che va da Civitanova Marche a Forlì, perchè anche nel mondo dello sport si fa sempre più fatica a vedere gesti di questo tipo. E' molto difficile trovare uno sportivo disposto a sacrificare la propria prestazione personale a favore di un compagno. Quindi sicuramente, come ha spiegato lo stesso Porte, l'aiuto di Clarke rappresenta un figura positiva che veicola i messaggi più genuini del ciclismo. Purtroppo o per fortuna però ci sono delle regole e, come i due corridori sanno bene, bisogna rispettarle.

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti