ATLETICA

Alex Schwazer, la condanna per doping è definitiva. Ma il suo legale non si arrende

Il Tribunale Federale di Losanna respinge la richiesta di annullamento della squalifica comminata al marciatore altoatesino per positività al testosterone

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Avrà trentanove anni Alex Schwazer quando, nell'estate del 2024, terminerà la squalifica di otto anni per positività al testosterone, accertata nell'estate del 2016, diventata a quosto punto definitiva e inappellabile. Il Tribunale Federale di Losanna. in assenza di fatti nuovi, ha infatti respinto la richiesta di annullamento della sentenza avanzata dai difensori del marciatore altoatesino. Un verdetto che pesa come un macigno sulla carriera di Schwazer e sulle sue speranze di poter tornare alle competizioni.

Per Alex Schwazer, olimpionico della 50 km a Pechino 2008, la decisione del Tribunale Federale giunge alla conclusione di una vicenda iniziata con il controllo antidoping del 1. gennaio 2016, l'accertamento della positività al testosterone nel corso dell'estate di quello stesso anno (agosto) ed ora con la sentenza definitiva dello scorso mese di marzo ( però appena pubblicata) che ha respinto la richiesta di annullamento della squalifica. I giudici svizzeri non hanno accolto la tesi di Schwazer, basata sull'emersione di fatti nuovi, in grado di riaprire la vicenda,

La pretesa manipolazione del campione di urina (che ha condotto alla squalifica stessa) non costituisce secondo il Tribunale un fatto nuovo, poichè l'atleta se ne era avvalso più volte durante il procedimento che avrebbe poi portato al provvedimento. Non si tratta quindi, secondo i giudici, di elementi nuovi, fatti rilevanti e mezzi di prova posteriori alla sentenza. Schwazer potrà tornare alle gare solo tra poco più di quattro anni e quindi a pochi mesi dal suo quarantesimo compleanno. Un macigno, appunto, sulle possibilità di Alex di tornare ai vertici. Prima della vicenda-testosterone, che gli era costata la rinuncia alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, il marciatore di Vipiteno era stato costretto a saltare anche il precedente appuntamento a cinque cerchi, quello di Londra 2012, a causa della positività ad un controllo antidoping (Epo), proprio alla vigilia dei Giochi di quell'anno.

​MA IL SUO LEGALE NON SI ARRENDE: "NON E' STATA PRONUNCIATA L'ULTIMA PAROLA"
"Non è stata pronunciata l'ultima parola. Attendiamo con fiducia che i gravi indizi vengano suffragati dal procedimento penale in corso a Bolzano". Lo ha detto all'ANSA l'avv. Gerhard Brandstaetter, il legale di Alex Schwazer, commentando la notizia che il tribunale federale svizzero ha respinto l'istanza cautelare di sospensione della squalifica di 8 anni. "Gli articoli di stampa si basano semplicemente sulle motivazioni del respingimento dell'istanza cautelare. Torneremo a Losanna con prove consolidate, che per il momento sono solo gravi indizi. Attendiamo perciò la perizia il 30 giugno".

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