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"Purtroppo tanti atleti in Italia e nel mondo hanno perso la vita a causa di mancati screening preventivi. Sull'atleta e sullo sportivo è più facile lavorare, ma fare prevenzione vuol dire anche praticare sport. Siamo ancora un paese molto sedentario, anche culturalmente ancora non ci siamo. L'Italia è il peggior paese della UE per numero di decessi relativi alla sedentarietà, la tutela della vita non deve essere un fatto secondario, ma l'obiettivo da raggiungere". Così Andrea Abodi, ministro per lo sport e i giovani, durante la presentazione del documento intersocietario Fmsi - Sic Sport, con la collaborazione di Sic e Anmco, "La prescrizione dell'esercizio fisico in ambito cardiologico". Abodi, poi, ricorda come "dal momento in cui ci siamo insediati con il Governo il nostro interesse è stato quello di occuparci del benessere delle persone. Vogliamo una relazione stretta tra lo sport competitivo e salute, che rappresenta una priorità e un percorso che va rafforzato da consapevolezze sempre più scientifiche. Abbiamo parlato tante volte della dimensione delle parole e del rapporto tra sport e salute nell'ottica del funzionamento dell'organismo umano", conclude Abodi.