SUPERBIKE ARAGON

Superbike, round Aragon: Rea domina gara-1, Lowes e Razgatlioglu sul podio

Il campione del mondo ricomincia da dove aveva interrotto, mettendo in fila tutti gli avversari con la sua Kawasaki: è la vittoria numero 100. Rinaldi, settimo, è il primo degli italiani

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La Superbike ricomincia dal “solito” Jonathan Rea: il sei volte campione del mondo inizia alla grande anche il Mondiale 2021, stravincendo gara-1 ad Aragon in sella alla sua Kawasaki e ottenendo il 100° successo in Sbk. Più emozionante la lotta per il podio: Lowes, sull’altra “verdona”, beffa Razgatlioglu (Yamaha) all’ultima curva ed è 2°. Le Ducati di Redding e Davies completano la top 5, Rinaldi è 7° ed è il primo degli italiani.

Se il buongiorno si vede dal mattino, Jonathan Rea può guardare a questo 2021 con la stessa fiducia delle sei stagioni precedenti, che lo hanno sempre visto al termine conquistare il titolo mondiale della Superbike. Sul circuito di Aragon, il britannico approfitta di un’ottima partenza e prende il largo già nei primi giri, lasciando letteralmente le briciole agli avversari. Per Rea arriva quindi una vittoria senza particolari patemi d’animo: è il successo numero 100 in Superbike, che lo conferma nell’olimpo di questa categoria.

Decisamente più emozionante è la lotta per il podio, che vede Alex Lowes, compagno di squadra del campione del mondo, lottare in maniera aspra (ma sempre entro i limiti del regolamento) per tutta la seconda parte di gara con Toprak Razgatlioglu, alfiere della Yamaha: una contesa che si risolve soltanto dopo l’ultima curva, con il nativo di Lincoln che beffa il turco approfittando di una Kawasaki decisamente più performante sul dritto.

Al quarto e al quinto posto chiudono invece, dopo una gara piuttosto anonima, le Ducati di Scott Redding e Chaz Davies, giunte vicine al podio solo per il fastidio reciproco che i due piloti davanti a loro si danno nell’ultimo dei 18 giri. Buon sesto posto, in sella alla Bmw, per Tom Sykes, che anticipa di un secondo e mezzo un più che discreto Michael Rinaldi, capace di chiudere al settimo posto sulla sua Ducati Panigale V4 R dopo essere partito dalla nona casella.

Chiudono la top 10 il quasi 38enne Leon Haslam (Honda) e le Yamaha di Garrett Gerloff (che gli appassionati ricorderanno come sostituto temporaneo di Valentino Rossi nelle libere del Gp d’Europa di MotoGp del 2020) e Andrea Locatelli, campione del mondo Supersport lo scorso anno. Chiude in zona punti anche Axel Bassani (Ducati), dodicesimo, si ritira dopo nove giri invece Samuele Cavalieri, per problemi alla sua Kawasaki.

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