Dakar 18, il sogno dell'avventura estrema diventa realtà

E' arrivato il gioco ufficiale del raid sudamericano basato sulla navigazione con un vero roadbook

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Per anni è stato il sogno segreto dei puù avventurosi. Il mito della Dakar è sopravissuto anche all'addio all'Africa e oggi che ha trovato la sua nuova casa in Sudamerica è tornato più forte che mai. Tanto da sbarcare nel mondo dei virtuale. Per la prima volta, infatti, è arrivato un gioco dedicato al rally-raid più famoso, difficile e pericolso del mondo. La squadra di Bigmoon Entertainment si è cimentata in una sfida non da poco: uscire dalla zona di comfort dei tradizionali titoli motoristici a due e quattro ruote e provare a fare qualcosa di nuovo. Ecco allora Dakar 18, il primo gioco con licenza ufficiale, disponibile per PS4, Xbox One e Pc. Si hanno a disposizione i principali team e piloti dell'ultima edizione della corsa, attesi da un percorso di 14 tappe da Lima a Corodba, tra Perù, Bolivia e Argentina per un totlae di 12mila km2 di open world. Mini, Peugeot, Toyota, Honda, Ktm, Yamaha, Kamz o Man e leggende come Loeb, Peterhansel, Roma, Barreda e tutti gli altri grandi protagonisti della Dakar.

Si può correre con auto, camion, moto, quad e SxS. Tra dune, sabbia, fango o lande desolate, l'avversario numero uno sarà però l'orientamento e per questo risulterà fondamentale imparare a leggere il road bnook, fedele riproduizione di quello usato dagli stessi "avventurieri" dei tempi moderni. Ma un ruolo determinante lo giocheranno anche gli elementi naturali come il sole battende o gli improvvisi temporali, senza dimenticare le stelle e le costellazioni, anch'esse fedelmente riprodotte per aiutare i "dispersi". Come in ogni raid che si rispetti, tuttavia, sarà decisivo avere cura del proprio mezzo e per questo non manca la possibilità di riparare i danni causati da un ribaltamento o da una rottura meccanica. E lo spirito di collaborazione tipico della Dakar? C'è anche quello, visto che quando troverete qualcuno in difficoltà potrete aiutarlo. Anche perché la prossima volta potrebbe toccare a voi scendere dalla vostra auto e sbracciarvi per chiedere aiuto dopo un insabbiamento... Magari giocando online con altri sette amici o in modalità splitscreen con qualcuno al vostro fianco. Insomma, sulla carta c'è tutto quanto serve per fare un grande gioco. In pratica, però, nella nsotra prova su PS4 abbiamo riscontrato diversi limiti, sia di gameplay, sia grafici. Ma andiamo con ordine. Una volta arrivati sulla schermata del menù principale ci si trova davanti a tre modalità di gioco più le classiche "classifica" (con tutte le statistiche personali) e "opzioni": Avventura, Multiplayer ed Esplora.

Nel primo caso si tratta della gara vera e propria. Basterà scegliere il vostro mezzo e il vostro pilota preferito per iniziare la corsa. Il Multiplayer prevede la possibilità di giocare online o offline, mentre con Esplora potrete dedicarvi a prendere lezioni di Dakar con un tutorial, a sottoporvi a un allenamento specifico o a cimentarvi in una caccia al tesoro, cercando oggetti sparsi quà e là nella tappe del raid. Niente altro. Detto dei caricamenti un po' lenti, anche se non troppo numerosi, il vero problema è una fisica di azione un po' imprevedibile. A seconda del mezzo che vi ritroverete per le mani, avrete reazioni decisamente poco rassicuranti. Le auto e i quad sono i più difficili da controllare per via di continue perdite di aderenza e derapate a quasi ogni topcco di acceleratore, mentre il problema delle moto è che le risposte agli spostamenti sono ben poco realistiche, senza contare che è fin troppo facile subire danni irreparabili. Decisamente pià tranquilla e amichevole è la guida di camioni e SxS, una sorta di buggy con due passeggeri. Il livello grafico è quello di una classico, fin troppo, gioco arcade, con danni alla carrozzeria abbastanza scenografici, ma non certo tipici di una simulazione. E anche quando si lasciano volante e manubrio per iniziare a scavare e togliere le ruote dalla sabbia o aiutare a trainare qualcuno in difficoltà, il vostro pilota avrà movimenti basici e un po' a scatti. Non male, invece, il reparto audio con una riproduzione fedele del rombo dei vari mezzi. La parte migliore di Dakar 18, così, è quella della navigazione, che trasforma in realtà la difficoltà di orientarsi in mezzo al nulla. Se avrete con voi un copilota, il compito risulterà un po' faiclitato, mentre se sarete in sella a moto o a quad, dovrete tenere le note sotto controllo da soli. Poco male visto che il navigatore "parla" solo inglese e quindi risulta spesso una distrazione più che un vero aiuto, nonostante i sottotitoli in italiano. E' forse questo il limite maggiore di una fase di gioco invece avvincente e stimolante. Nel complesso, una nuova sfida che manca di un po' di spessore e che avrebbe bisogno di qualche ritocco sostanziale per poter conquistare il cuore degli appassionati e non solo.

Per ovviare ai problemi e alle critiche emersi dopo l'uscita della prima versione di Dakar 18, la squadra di Bigmoon ha rilasciato una patch da quasi 40 GB, che ha messo in parte una pezza ai limiti evidenziati. In particolare, è stata notevolmente migliorata la fisica di guida, in particolare delle moto, anche se pure gli altri veicoli hanno goduto di discreti passi avanti ((quad a parte, vista la difficoltà nel gestire la potenza del motore). Adesso si ha una maggiore sensazione di realismo, controllo e reattività, pur non convincendo ancora del tutto. Anche a livello grafico, comunque, ci si è dati da fare, con un maggiore dettaglio dei mezzi, dentro e fuori, e soprattutto delle impronte lasciate dagli pneumatici sui fondi morbidi. Migliorate pure le animazioni dei piloti e tanti altri piccoli dettagli (dai danni al roadbook, passando per il cielo e il meteo), che però fanno la differenza. Il risultato è un innalzamento generale del livello qualitativo, seppure non a livelli di eccellenza come meriterebbe il titolo.

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