Tre giorni di prove libere, poi la caccia alla pole position nel fine settimana di Ferragosto: il programma della 500 Miglia di Indianapolis più anomala di sempre inizia con ... tre mesi di ritardo sul programma originale ma il fascino della grande classica americana è immutato. Andretti Autorsport, Team Penske e Ganassi Racing sono le squadre più attrezzate in vista della corsa di domenica 23 agosto ma Fernando Alonso punta a fare la storia prima di tornare alla Formula Uno.
Appuntamento con la storia per Fernando Alonso, al suo terzo tentativo di vincere la 500 Miglia di Indianapolis e completare la rincorsa alla Triple Crown, missione finora centrata dal solo Graham Hill. Lo spagnolo, in procinto di tornare in Formula Uno con la Renault nella prossima stagione, ha già "in saccoccia" la vittoria nel Gran Premio di Montecarlo ed un clamoroso uno-due con la Toyota nella 24 Ore di Le Mans del 2018 e del 2019. A Indy l'ex ferrarista ha già corso nel 2017 con la Dallara-Honda gestita per conto di McLaren da Andretti Autosport, facendo gara di vertice prima del ritiro causa cedimento del motore Honda. Molto peggio andò al secondo tentativo, l'anno scorso, principalmente a causa della decisione della McLaren di fare tutto da sola, costata una clamorosa mancata qualificazione.
Per inseguire la Tripla Corona, oltre a battere la concorrenza dei suoi giovani compagni di squadra (molto più allenati di lui, che quest'anno ha corso solo la Dakar "saudita" di inizio anno), Alonso dovrà affrontare un parterre d'eccellenza, composto da ben otto piloti già vincitori della 500 Miglia, tra i quali Scott Dixon (leader del campionato con tre successi nelle prime sei tappe) ed il brasiliano Helio Castroneves (vincitore della "500" nel 2001, 2002 e 2009) , al quale il Team Penske offre la chance di fare un poker finora riuscito solo ad AJ Foyt, Al Unser e Rick Mears.
Cinque sono i rookies (esordienti) della Entry List e due di loro sono proprio i due compagni di squadra di Alonso. Quindici i piloti con passaporto USA, diciotto quelli del ... resto del mondo. Equilibrato anche il confronto motoristico tra Chevrolet (17) e Honda (16). E se può apparire cospicuo l'impegno della McLaren SP con le tre Dallara-Chevy di Alonso, Askew e O'Ward, non bisogna dimenticare che lo stesso fanno Chip Ganassi Racing, AJ Foyt Enterrises e Carpenter Racing, ma il Team Penske fa addirittura poker (Chevolet) e Andretti Autosport batte tutti con sei Dallara-Honda pronte a lanciarsi in pista: una vera e propria corazzata!
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