Trials Rising, follia su due ruote senza effetti speciali

L'ultimo capitolo della serie di Ubisoft regala ore e ore di divertimento allo stato puro

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Quante volte vi è capitato di iniziare un videogioco, rimanerci attaccati per ore prima di forzarvi a smettere e poi essere costretti a riprendere in mano il pad dopo pochi minuti in preda a una crisi d'astinenza? A noi è successo, quasi inaspettatamente, con Trials Rising, l'ultimo capitolo della serie realizzato da Ubisoft per PS4, Xbox One, Nintendo Switch e PC. Per chi non lo sapesse, il gameplay di Trials è decisamente semplice e forse è qui che sta la sua grande forza: dovrete mettervi in sella a una moto da fuoristrada e affrontare una serie di sfide e ostacoli, che vi renderanno protagonisti di evoluzioni mozzafiato, attraverso ambientazioni sempre nuove e avvincenti. Con un punto di partenza e uno di arrivo in linea retta, intermezzati da qualche checkpoint e accompagnati dallo scandire dei secondi di un cronometro. Stop. Nessuna grafica super realistica o definizione iper dettagliata, ma un semplice gioco a metà tra il racing e il puro fun. Ambientato in alcuni celebri scenari in tutto il mondo, dalle strade di New York alla Grande Muraglia cinese o dal Colosseo alle piramidi egizie, e con oltre 120 tracciati, Trials Rising consente di viaggiare in più di 30 Paesi diversi per mettere alla prova le proprie abilità con vari livelli di difficoltà, battere tutti gli avversari, aumentare la propria fama sotto gli occhi di alcuni importanti sponsor e diventare i campioni assoluti.

Si può giocare sia in single player, sia in multiplayer e in questo caso la modalità online include un sistema di Stagioni e Divisioni che consente di organizzare sfide tra giocatori di abilità simili. Ma non è finita qui. Perché è stata reintrodotta la modalità Party, in cui fino a quattro giocatori possono competere sullo stesso schermo, ed è stata aggiunta quella Tandem, che consente a due persone di correre sulla stessa moto per completare un tracciato insieme. Immancabile, come in ogni gioco di guida che si rispetti, anche in Trials Rising non manca la possibilità di personalizzare il proprio pilota e la propria moto con oltre 2.000 adesivi e centinaia di oggetti (sbloccabili di volta in volta), ma anche di creare e condividere i tracciati da voi disegnati, grazie a un Track Editor ultra completo. Questo è quello che troverete in Trials Rising. Noi abbiamo avuto la possibilità di provarlo nella sua versione per Nintendo Switch e ne siamo rimasti entusiasti. Perché questo è il gioco perfetto per chi ha voglia di fare una partita veloce (almeno è quello che penserete all'inizio, poi capirete perché) senza scervellarsi alla ricerca di soluzioni misteriose o complicarsi la vita per stabilire nuovi record. Diciamolo subito: al primo impatto i neofiti rimarranno dubbiosi se non proprio delusi. Perché, si sa, l'immagine è la prima cosa che balza all'occhio e dal punto di vista grafico Trials Rising non lascia certo a bocca aperta. La realizzazione delle moto e dei piloti è piuttosto basica di questi tempi, sebbene i vari percorsi siano ben realizzati, anche dal punto di vista del dettaglio. Poi, però, ci si accorge di tanti elementi fumettosi che contribuiscono a rinforzare un impianto all'apparenza povero, ma che sotto sotto nasconde tante qualità. Come gli effetti sonori da cartone animato (urla comprese), ma anche gli schianti mortali (nel senso più divertente della parola) che hanno un ruolo importantissimo nella riuscita del gioco.

Ma è iniziando a giocare veramente che vi innamorerete di Trials Rising. Dopo un primo attimo di smarrimento, il controllo della moto vi verrà sempre più naturale (anche grazie a un tutorial denominato University of Trials) e a quel punto sarà la vostra fantasia ad avere il sopravvento. Come in sella a una vera due ruote, tutto dipenderà dalla vostra capacità di equilibrio, dallo spostare il peso in avanti o indietro al momento giusto, dalla capacità di dosare l'acceleratore e i freni. E nemmeno una volta presa la massima confidenza vi troverete a combattere contro noia e ripetitività. Perché il numero delle sfide e dei tracciati appare quasi infinito (si sbloccano salendo di livelli partendo dal Nord America fino a completare il giro del mondo), gli schianti spettacolari vi stimoleranno a scoprirne sempre di nuovi e le gare extra legate ai contratti dei vari sponsor a cui vi legherete di volta in volta vi offriranno dei divertenti intermezzi. Senza contare che la fisica è di livello tale da richiedere comunque una certa tecnica. Insomma, è un gioco semplice, ma non certo banale o per ragazzini. Anzi. Peccato soltanto che i tipi di moto a vostra disposizione siano un po' pochini, almeno nella versione base. Tre, tutti con peculiarità diverse, a cui si aggiunge il già citato tandem. In questo caso il livello di difficoltà sale notevolmente perché non è facile coordinarsi nei movimenti, tanto che le cadute saranno ancora più esilaranti e bizzarre. Il grande, vero, problema, però, è un altro: la difficoltà a spegnere la console. Trials Rising crea dipendenza e di certo non aiutano a smettere, la possibilità di ripartire dall'ultimo checkpoint, dopo un volo di qualche metro, semplicemente premendo un pulsante o i caricamenti veloci. Se poi considerate che grazie a Switch avrete modo di giocarci davvero ovunque e in qualunque momento...

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