Prima Milan poi Inter, poi ancora Milan. Tutto sull'asse Milano-Firenze, nello stretto giro di poche ore. A Milano. Il breve riassunto di una giornata che è stata quanto meno particolare parte con l'incontro tra Piero Ausilio, ds dell'Inter, e Ramadani, uomo di fiducia della Fiorentina e agente molto vicino a Kalinic (la cui procura è in mano a Erceg, atteso nelle prossime ore a Milano, ndr). In teoria doveva essere un incontro per parlare di Jovetic e Perisic, giocatori in uscita dal club nerazzurro. In realtà è stata l'occasione per informarsi anche su Nikola Kalinic. Un modo per sondare il terreno, capire se vi fossero margini per inserirsi nella trattativa, avanzata, tra Milan e Fiorentina e, magari, strappare l'attaccante ai rossoneri. Certamente una mossa che non ha lasciato indifferente la dirigenza rossonera. Eccola, allora, la seconda parte della giornata milanese di Ramadani: vertice d'urgenza con Mirabelli e Fassone al Me di Piazza della Repubblica e di nuovo l'affare Kalinic sul piatto.
Due ore di incontro, dalle 21 alle 23 circa, di cui si sa poco o nulla. Fassone e Mirabelli, assediati dai giornalisti, non hanno detto una parola. Avevano visi sorridenti, e questo dovrebbe bastare. In realtà ancora l'affare non è chiuso e la distanza tra domanda e offerta non è ancora colmata. Se ne riparlerà, insomma, provando a trovare una via comune. Il Milan, si sa, pensa all'inserimento di una contropartita tecnica nell'affare. Lapadula o Kucka. La Fiorentina vorrebbe denaro sonante.
Per questo la chiacchierata tra Ausilio e Ramadani non può essere sottovalutata. Perché il Milan e la Fiorentina non hanno ancora trovato la chiave di volta di un affare che sembrava chiuso e chiuso non è. E perché Spalletti un'altra punta la vorrebbe davvero. C'è Icardi, d'accordo, ma poi? Ecco, per questo Kalinic resta sospeso a un filo, funanbolo in bilico tra Fiorentina, Milan e Inter. Non è ancora il momento della fumata bianca. E forse non è nemmeno il momento per sbilanciarsi da una parte o dall'altra della Madonnina. Settimana prossima, quando in Italia arriverà Erceg, la trattativa prenderà forse la piega decisiva. Ma quello che è successo oggi a Milano, nello stretto giro di poche ore, ha certamente modificato qualche orizzonte. E' il primo derby cinese di mercato. Vedremo chi avrà la meglio.
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