Carlitos-Nole, generazioni contro per il trono di Wimbledon
Novak Djokovic si deve arrendere al talento di Carlos Alcaraz a Wimbledon, perdendo la finale che poteva portarlo al quinto titolo di fila sull'erba inglese e al 24° Slam. Un match lungo quasi cinque ore quello tra il serbo e lo spagnolo, col numero due al mondo che si complimenta con l'avversario vincitore: "Non è un buon pomeriggio per me, devo cominciare con i complimenti a Carlos per la qualità quando ha servito per il match. Ne sei uscito con colpi vincenti per chiudere. Pensavo di poter avere problemi sulla terra e sul cemento, ma complimenti per come ti sei adattato. Incredibile cosa hai fatto al Queens nonostante la poca esperienza, complimenti".
"Non è mai bello perdere partite come queste, quando le emozioni si saranno quietate sarò grato perché in passato ho vinto titoli lottati. Ricordo la finale del 2019, la dovevo perdere e potevo perdere anche altre. Ora vado in pari (ride, ndr)" il commento di Djokovic.
E come successo già con Sinner, Djokovic lascia tanto spazio ai complimenti per il suo avversario: "Oggi non sono tanto orgoglioso, è dura da mandare giù quando sei così vicino. Ma lavoriamo ogni giorno per questo, per i grandi palcoscenici. Oggi non ho vinto, ma ho perso contro un grande giocatore come Alcaraz al quale faccio i miei complimenti".
Guardando verso le tribune ha incrociato lo sguardo del figlio e della moglie, commuovendosi e lasciandosi andare alle lacrime: "Bello vedere mio figlio sorridente, vederlo ancora qui. Grazie di avermi sostenuto, sarà bello abbracciarci".
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