Wta Rio de Janeiro: Schiavone da favola, è lei la regina

La 35enne milanese batte in tre set la statunitense Rogers e conquista il suo settimo titolo in carriera

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Splendida impresa di Francesca Schiavone che, in finale sulla terra rossa di Rio de Janeiro, batte in tre set la statunitense Shelby Rogers (2-6, 6-2, 6-2) e conquista il suo settimo titolo in carriera tornando a trionfare a quasi tre anni di distanza dall'ultima volta (Marrakech 2013). L'azzurra, che a giugno compirà 36 anni, disputava la sua 18esima finale e di fronte aveva un'avversaria di dodici anni più giovane.

Si chiude nel migliore dei modi una settimana trionfale per il tennis femminile azzurro, capace di conquistare tre successi nell'arco di una settimana. Aveva iniziato domenica scorsa Roberta Vinci andando a vincere San Pietroburgo, ieri era stata Sara Errani a concedere il bis a Dubai. A calare il tris ci pensa l'eterna Francesca Schiavone che torna a vincere un titolo Wta dopo un'astinenza che durava da quasi tre anni: l'ultimo trionfo risaliva a Marrakech 2013 in finale contro la spagnola Dominguez Lino. Stavolta ad arrendersi sotto i colpi della 35enne milanese è la 23enne Shelby Rogers, alla sua seconda finale nel circuito maggiore dopo quella persa a Bad Gastein nel luglio 2014. La finale di Rio de Janeiro si può definire dai due volti perché, dopo un primo set letteralmente dominato dall'americana, la Schiavone riesce a reagire nel secondo parziale approfittando di un calo di tensione dell'avversaria. Conquistato il break nel primo game, infatti, la Rogers forse sottovaluta la grinta della Leonessa che, piazzato il contro break, vola 4-1 per poi chiudere sul 6-2. A questo punto l'inerzia del match è tutto dalla parte della Schiavone che, con pazienza, attende il crollo della Shelby. Crollo che arriva puntuale al sesto gioco quando l'azzurra brekka l'avversaria, tiene il servizio nel game successivo e chiude i conti con un altro break che vale il 6-2.

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